L'INTERVISTA. GAETANO FIERRO SPIEGA L'ACCADUTO E DICE DI PAGARE IL
CONTO PER COLPE CHE NON SONO SUE O DEL SEGRETARIO COMUNALE DELL'EPOCA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9.4.15
D. Gaetano Fierro, Tanino per gli amici, 70 anni portati benissimo
e quasi tutti spesi in politica ed a scrivere libri, si presta ad una
intervista a tutto campo partendo dall'ultima vicenda di cronaca
“contabile” che lo ha visto protagonista: la definizione del suo
ricorso contro una sentenza di condanna della Corte dei conti di
Basilicata per gli espropri di Malvaccaro, a Potenza. Definizione che
gli è costata 54.015,87 euro. Tanino, dì
la verità, pagare 50mila euro è stato brutto o no? R. Io dopo il
terremoto del 1980 mi sono preoccupato di risolvere i problemi della
gente e di costruire case. Ne ho costruite quasi 1000. Manco Fanfani
nel post seconda guerra mondiale riuscì a tanto. C'erano 30mila
persone in mezzo alla strada. Nel fare gli espropri nacquero
incomprensioni di natura amministrativa. La macchina burocratica non
fu in grado di fare gli espropri come si deve. Ed hanno pagato il
sindaco, l'assessore ed il segretario comunale dell'epoca. Sindaco
che non ha voluto arricchirsi ma fare le case per la gente”. D.
Qualcuno, però, accusa: il “Taninismo” ha provocato il dissesto
al Comune di Potenza. R. Non è così. Io dopo il terremoto ho
ricostruito la città. Quale addebito mi fanno? Si tratta di una
vicenda che risale a 30 anni fa. D. Sei stato sindaco di Potenza per
15 anni, consigliere regionale per 10, assessore all'agricoltura per
18 mesi. Fai ancora politica? R. Si, sono il segretario regionale di
Scelta civica per l'Italia. D. Non ti arrendi? R. No. Faccio politica
per il bene della gente non personale. La faccio col cuore. D. Tanti
ricordano quando battesti Bonito Oliva per la corsa a sindaco di
Potenza. Avevi preso 10 punti in meno di lui a cui mancò solo lo
0,2% per essere eletto al primo turno. Invece, al secondo turno lo
battesti. Ma come facesti? R. Mi votò la gente. Che mi ha voluto
bene e me ne vuole. E' la gente che mi fa fare politica. D. Senti,
Tanino, risulti simpaticissimo ai più e rispondi anche alle domande
più “impertinenti”. Quanto c'entra in politica essere alla mano,
parlare con le persone, prendere il caffè al bar? R. Fa parte del
carattere. Non si può bleffare. Se uno è simpatico per natura è
agevolato nel percorso politico. D. Molti dicono che sei un bell'uomo
e che tutte le donne di Potenza votavano per te. E' vero? R. E' una
grande esagerazione. C'erano alcune che mi votavano. D. E fai anche
lo scrittore. Hai pubblicato 11 libri. Il più importante? R.
L'ultimo, “Mediterraneo mitt kara” che tradotto sta per
“Mediterraneo, amore mio” presentato a Policoro e Nova Siri,
EditricErmes di Potenza. D. Perchè ti interessano tanto il
Metapontino e la Magna Grecia? R. Perchè sono figlio del Sud. Anche
la mia proposta sulla Grande Lucania, annettere il Cilento alla
Basilicata, mira a ridisegnare le origini della Lucania antica. D.
Sei professore di lingue ma scrivi di storia. Sei poliedrico? R. Si.
D. Hai pagato 50 mila euro per la “storiaccia” di Malvaccaro ma
tra pensione da amministratore regionale e proventi dei libri non ti
sarà costato molto. R. Non è vero. E' stato un dolore sia materiale
sia morale. Un amministratore che pensa a risolvere i problemi della
gente non merita di essere trattato così. D. Hai attraversato Prima
e Seconda repubblica. Come vedi oggi la politica. R. Si stava meglio
quando si stava peggio. D. Ultimissima: per chiamarti mi hanno dato
tre numeri di cellulare. Quanti telefonini hai? R. Uno, quello dove
mi hai chiamato. Gli altri due erano da sindaco e vicegovernatore
della Regione. D. Usati solo per doveri di ufficio e non per chiamare
la fidanzata. R. Mai fatto.
CORTE DEI CONTI. EX SINDACO DI POTENZA
PER IL CASO MALVACCARO HA PAGATO 54MILA EURO
L'ex sindaco
di Potenza, Gaetano Fierro, e l'ex segretario comunale, Antonio
Geraldi, hanno definito i ricorsi da loro presentati avversi ad una
condanna della sezione della Basilicata della Corte dei conti.
Definizione che è costata all'ex primo cittadino 54.015,87 euro ed
all'ex segretario 27.007, 94. La vicenda è quella relativa alla
realizzazione di alloggi per le famiglie colpite dal sisma del 23
novembre 1980 quando il Comune di Potenza stipulò vari concordati
con
i proprietari di aree in località Malvaccaro dichiarati poi nulli
dal Tribunale civile. Tribunale che condannò l'ente locale al
pagamento di lire 4.942.952.000 a titolo di indennizzo.
La
Procura della Corte dei conti, allora, chiamò in giudizio, per il
risarcimento di un danno di 2.348.183 euro, Fierro, l’ex assessore
Antonio Galgano e Gerardi. Ed al termine del processo di primo grado,
il 29 aprile 2013, Fierro
e Galgano furono condannati a versare nelle casse dell'ente ognuno
176.893,06 euro mentre Gerardi ne doveva pagare 88.446,53. Da qui la
proposizione d'appello di Fierro e Gerardi con la richiesta, accolta,
della definizione agevolata col pagamento del 30% di quanto
quantificato nella sentenza impugnata.
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