ATTO INTIMIDATORIO AL SINDACO, È LA PISTA CHE STANNO SEGUENDO GLI INQUIRENTI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 13.4.15
SCANZANO JONICO – Manovalanza locale in rapporto con gruppi della 'drangheta o della Sacra corona unita. Nonostante il riserbo che circonda le indagini sembra essere questa la pista seguita dai carabinieri della Compagnia di Policoro che stanno indagando per tentare di individuare gli autori dell'intimidazione mafiosa effettuata nei confronti del sindaco Salvatore Iacobellis (Pd). Con loro stanno lavorando i militari del Reparto investigativo della Comando provinciale. La testa di agnello mozzata in una busta di plastica attaccata nella tarda serata di venerdì 3 aprile al cancello della Pizzeria Giusy, su via lido Torre, gestita dalla famiglia Iacobellis ed in cui il primo cittadino trascorre le serate, è stata presa in consegna dai reparti scientifici dell'Arma. Insieme alla busta di plastica ed al biglietto che conteneva, “Piccoli auguri di buona Pasqua”. Il gesto intimidatorio, tuttavia, non reso noto immediatamente per esigenze investigative, non sembra aver colpito l'amministratore locale che ha contrattaccato: “La bestia ferita sta reagendo. Ma io non ho paura. Sono il sindaco di questa città da cui o andrà via la gente per bene o i delinquenti. Credo che loro stiano finendo tutti in galera. Oggi alla delinquenza locale si sta sferrando un colpo mortale. I carabinieri stanno arrestando uno ad uno i malavitosi del posto. E le operazioni “Gentleman”, della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, e “Neve tarantina”, della Dda di Lecce, hanno dimostrato che sono stati i “nostri” a proporsi come intermediari”. Intanto, fioccano i messaggi di solidarietà espressi direttamente al primo cittadino o con comunicati stampa o con messaggi su facebook. “Ora basta – ha detto il presidente del consiglio comunale, Claudio Scarnato (Pd). Esprimo solidarietà e vicinanza a Iacobellis per gli atti vili e criminosi subiti. A pochi giorni di distanza dall’incendio al lido Eva Kant ci ritroviamo a dover parlare di criminalità nel Metapontino”. Anche l'associazione antiracket e antiusura “Famiglia&Sussidiarietà” ha espresso vicinanza al sindaco di Scanzano “per l’atto intimidatorio di stampo mafioso subito”. Su facebook, inoltre, messaggi del presidente del Circolo anziani, Mario Vitale, “Non abbiamo paura. La legalità deve vincere”, e di Giusy Romano, dell'associazione “Io non delinquo”, “Lo ripeteremo 100, 1000, 10000, 100000 volte. Noi ci siamo ma non ci stiamo”. Il gruppo di opposizione “Coordinamento di minoranza”, infine, ha sostenuto: “Esprimiamo solidarietà e vicinanza al primo cittadino e condanniamo con fermezza e decisione episodi criminosi di tal specie, rimarcando ancora una volta che l’amministrazione comunale tutta, senza distinguo ideologico o politico alcuno, è compatta nel difendere il sacrosanto principio di legalità e nell’affermare che il popolo di Scanzano, nella stragrande maggioranza, è composto da gente onesta e laboriosa”.
IL
MACABRO MESSAGGIO PASQUALE
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