POLICORO. L'EX ASSESSORE PROVINCIALE
LABRIOLA HA CHIESTO L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELL'ENTE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 5.4.15
POLICORO – Un “Sos Bosco Pantano”
è stato lanciato dall'ex assessore provinciale all'ambiente (per una
legislatura e mezza, sino al 2009), Franco Labriola. L'appello è
contenuto in una lettera aperta inoltrata al presidente dell'ente
intermedio, Francesco de Giacomo. “Egregio presidente – ha
scritto Labriola - sono a rappresentarti una situazione assurda. Sono
quattro anni che il Museo naturalistico Bosco Pantano di Policoro è
chiuso. Interventi strutturali che potrebbero essere eseguiti
d'urgenza hanno bisogno di anni. Il Museo, la porta naturale di
ingresso alla Riserva naturale regionale Bosco Pantano ha i cancelli
sbarrati, con grave danno di immagine per un sito di interesse
comunitario, uno scrigno di biodiversità che va salvaguardato tutti
i giorni e non solo nelle grandi occasioni. Tante energie ho speso
nel mio impegno istituzionale per ridare decoro e visibilità alle
riserve della provincia di Matera. I due centri naturalistici di San
Giuliano di Matera e Bosco Pantano di Policoro meritano una
attenzione particolare delle istituzioni, a partire da quella che ha
la delega alla gestione per finire alla Regione che ha il dovere di
sostenere con progetti e finanziamenti le attività di tutela e
valorizzazione”. Cosa ha chiesto, allora, l'ex assessore
provinciale? “Mi auguro che tu possa considerare l'urgenza e
intervenire prontamente. Oggi la riserva sta tornando ad essere
ricettacolo di rifiuti di ogni genere perchè è evidente
l'indifferenza delle istituzioni. E' stato completato un'importante
progetto che volli fortemente, il Providune, ma senza il presidio
naturale tutto viene vanificato. Vedasi l'importante intervento di
ricostituzione della duna di qualche anno fa, intervento validissimo
di per se ma lasciato senza una minima attività manutentiva”. Da
qui l'invocazione finale di Labriola: “Presidente De Giacomo,
raccolga il mio Sos e si adoperi perchè il Bosco di Policoro, una
delle poche foreste umide dei litorali italiani, abbia il rispetto
che merita”.
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