L'ORIGINE DELLA “STORIACCIA” DI
PEDOFILIA. LA SORELLA DELLA VITTIMA HA SCOPERTO LO SCOPO DEGLI
APPUNTAMENTI DEL FRATELLO ED HA DENUNCIATO TUTTO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.4.15
La storiaccia di pedofilia venuta fuori
ieri con l'operazione “Long out” della Procura distrettuale di
Potenza ha gettato nello sgomento Nova Siri. Qui, in questo comune
diviso in due da un punto di vista economico e sociale, il centro
storico semi abbandonato ed in fase di spopolamento, la marina, in
forte crescita economica e come residenti, si è consumata una
vicenda che ha aspetti inquietanti. L'origine della bruttissima
vicenda è qui. Ma potrebbe essere stata dappertutto. Un ragazzino,
minore di 14 anni, sul finire del 2012 e nel corso del 2013, chatta
su un sito di incontri con persone che nascondono la loro vera
identità. Sul web questo è di una semplicità totale. Dalle parole
scritte dei messaggi agli appuntamenti dal vivo il passo è stato
breve. Chi ha, secondo le accuse, approfittato della vittima, otto
adulti, tra cui tre lucani, due della provincia di Matera, uno della
provincia di Potenza, più cinque di altre regioni d'Italia, hanno
lusingato il bambino con promesse disparate. E si sono incontrati con
lui. Cosa accadeva nelle auto di questi uomini lungo le strade del
litorale è qualcosa di turpe. Gli inquirenti mantengono il riserbo
assoluto sulla vicenda per proteggere il futuro del ragazzino
coinvolto ed anche quello della sua famiglia. Più volte, in maniera
disgiunta fra loro ma reiteratamente, gli otto uomini avrebbero avuto
incontro carnali con la vittima. Una storia da far rabbrividire. Non,
però, chi, secondo carabinieri e magistrati, si approfittava di un
minore per soddisfare i suoi insani impulsi sessuali. E' stato nella
famiglia che qualcuno ha scoperto qualcosa di strano nella vita del
ragazzino attaccato dai pedofili. La sorella ha capito che qualcosa
non andava. Quegli appuntamenti del fratello con sconosciuti che
venivano da fuori erano fortemente sospetti. Da qui la denuncia ai
carabinieri della locale Stazione e, quindi, della Compagnia di
Policoro. Le indagini, coordinate dal capitano Michelangelo Lobuono,
sono state discrete. E sono durate per tutto il 2014 sino alla
conclusione con l'operazione di ieri. Il ragazzino è assistito da un
psicoterapeuta nominato dalla Procura. Quali segni sulla sua psiche
lasceranno le violenze subite? Come potrà vivere appieno la sua vita
dopo quel che ha dovuto subire? Domande dalle difficili risposte. E
sgomento si è detto anche il sindaco di Nova Siri, Eugenio Stigliano
(Pd): “Non c'è una specificità del mio comune in quanto accaduto.
Noi, purtroppo, siamo portati a pensare che vicende simili possano
accadere solo nelle grandi città e mai nelle nostre, più piccole.
Invece, l'utilizzo e l'abuso del mezzo informatico rendono il mondo
globalizzato. Il cattivo uso dei social network può generare questi
orribili fatti. Famiglia, scuola, istituzioni, debbono vigilare
sull'uso di internet da parte dei minori. Non escludo che coi nostri
servizi sociali si possa organizzare incontri sull'utilizzo corretto
del web. Purtroppo, abbiamo dovuto scoprire che non siamo immuni da
queste orribili vicende”.
...per un telefonino ?
RispondiEliminabuttare le chiavi.......
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