LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 31.5.15
“Il Metapontino è un'area a rischio
di infiltrazione di 'ndrangheta e Sacra corona unita. Due
organizzazioni, è stato dimostrato, con legami con personaggi di
questa parte di Basilicata”. Lo ha detto Anna Maria Palermo,
referente regionale dell'associazione antimafia Libera, a commento
dell'“Operazione Walker” condotta dalla Procura di Matera.
“Ovviamente – ha continuato Palermo – va chiarito quanto venuto
fuori con questa “Operazione” che pure, secondo la Guardia di
finanza, aveva i mercati di rifornimento della droga a Taranto e
nell'Alto Jonio cosentino. Le altre due operazioni condotte dalla Dda
di Lecce, “Neve tarantina”, e di Catanzaro, “Gentleman”,
invece, hanno messo in evidenza l'esistenza, secondo l'accusa, di
tali legami con personaggi dell'area. Vanno studiate insieme le varie
“Operazioni” sin qui condotte per valutarne la portata”. Una
posizione condivisa da Chicca D'Alessandro, referente per la
provincia di Matera dell'organizzazione, che ha puntato la sua
attenzione sul fatto che “la Guardia di finanza abbia evidenziato
che “Walker” sia come una “costola” di “Gentleman”.
Bisogna andare a fondo su questa asserzione. E preoccupa che siano
coinvolti personaggi noti ed altri addirittura incensurati. Significa
che i primi, pur usciti da poco dal carcere, secondo le accuse loro
rivolte, continuano ad esercitare sul territorio attività illecite
mentre i secondi sono disponibili allo spaccio”. E Rocco Leone,
sindaco di Policoro, ha aggiunto: “L'emergenza droga è importante.
Ben vengano queste “Operazioni”. Ma le famiglie debbono avere un
rapporto stretto coi figli. Tuttavia, non voglio fare allarmismi.
Serve guardia alta. Ed i commercianti denuncino i fenomeni estorsivi.
Il cittadino non deve sentirsi solo. Il sindaco Leone è loro vicino
come lo fu ai cittadini di Montescaglioso negli anni della mattanza”.
“Carabinieri e Guardia di finanza – ha concluso il primo
cittadino di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis - stanno facendo
un lavoro straordinario. Altri 4 – 5 arresti ed il mio territorio
sarà messo in sicurezza. Rimanendo, ovvio, sempre garantisti”.
L'ORIGINE
IL SEQUESTRO A LATINA IL “BIG BANG” DELL'INCHIESTA
Il
“primum movens” dell'Operazione Walker, è venuto fuori nella
conferenza stampa tenuta dal colonnello Pantaleo Cozzoli, comandante
provinciale della Guardia di Finanza di Matera, e del capitano
Antonio Taccardi, comandante della Compagnia di Policoro, è stato il
sequestro, nel lontano 11 febbraio 2012, ad Aprilia (Latina) di un
ingente carico di marijuana. Carico, 1340 chili, proveniente proprio
da Policoro. E residente nel centro jonico era l'autista, Giuseppe
Todaro, alla guida del mezzo bloccato sulla Pontina, al termine di
un’operazione delle Fiamme Gialle di Brescia. L’auto civetta
della Finanza aveva bloccato il tir sulla 148 all’altezza di una
piazzola di sosta, mentre viaggiava in direzione Roma. E nel corso
della perquisizione effettuata nel semirimorchio era spuntato
l’enorme quantitativo di stupefacente nascosto sotto gli scatoloni
di arance. Todaro fu condannato per direttissima a sei anni di
reclusione. Quel sequestro, tuttavia, fece scattare le indagini delle
“Fiamme gialle” a Policoro prima ed a Corigliano Calabro e
Cassano allo Jonio dopo: l'origine della Operazione Gentleman e, nel
contempo, della Walker. Quest'ultima, secondo gli investigatori,
però, è completamente scollegata dalla prima non fosse solo per il
suo “principio”. Anche la “caratura” delle due Operazioni è
considerata estremamente differente. La “Walker” - per l'accusa –
è il quadro del piccolo spaccio, fatto addirittura per micro dosi.
Insomma, dalle indagini del “dopo Aprilia” sono scaturite le
investigazioni delle “Fiamme gialle” che, in perfetta sintonia
con la Procura della Repubblica di Matera, diretta da Celestina
Gravina, hanno consentito la ricostruzione del contesto sociale in
cui avveniva lo spaccio di stupefacenti nel Metapontino come
evidenziato nell'operazione Walker.
Nessun commento:
Posta un commento