LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.6.15
POLICORO – Sale di
tono la protesta di associazioni ambientaliste, di operatori
economici e di rappresentati istituzionali, contro il paventato
assalto delle trivelle petrolifere nel mar Jonio. Dopo le prime
proteste dei Comitati No triv a scendere “in campo” sono ora i
Comuni. Per oggi, alle ore 11, il sindaco della città del
Metapontino, Rocco Leone (FI), ha invitato tutti i primi cittadini
dei centri dell'arco jonico appulo – calabro – lucano a
partecipare ad un incontro operativo che si terrà nella cala
consiliare del municipio. “L’incontro nasce dal fatto – ha
scritto Leone ai colleghi - che Il Ministero dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero dei
beni e delle attività culturali e del turismo, nonostante la
contrarietà espressa con motivate opposizioni da molti dei Comuni
interessati e dalle associazioni No Triv di Puglia, Basilicata e
Calabria, in data 12 giugno 2015, ha autorizzato con decreto 122, il
permesso di ricerca di idrocarburi denominato “d 79 F. R. - EN”
nel Mar Ionio, avanzato dalla società Enel Longanesi Developments
srl”. Da qui l'invito rivolto ai sindaci delle tre regioni
affacciate sul Golfo di Taranto “finalizzato – ha spiegato il
primo cittadino del centro del Metapontino – in primo luogo a far
sentire la forte contrarietà delle amministrazioni comunali
rappresentate ed anche a predisporre un ricorso al Tar del Lazio.
Ricorso che al momento resta l’ultima possibilità a nostra
disposizione per scongiurare le trivellazioni”. Ricordiamo che
proprio a Policoro il 17 dicembre del 2012 si tenne una grande
manifestazione di protesta e di proposta di Regioni, province e
Comuni, contro l'ipotesi di ricercare prima ed estrarre poi petrolio
e gas dai fondali dello Jonio. Il sindaco ha ricordato nell'invitare
le altre amministrazioni locali che in quella occasione fu siglato il
“Protocollo d’Herakleia”, teso ad impedire quanto il Governo
vuol mettere in atto, e che fu anche concepito il neologismo
“Ionicità”. “Una parola che vuole esprimere il nostro senso
d’appartenenza ai luoghi in cui viviamo ed in cui abbiamo deciso di
crescere i nostri figli. Per questo siamo sempre più decisi a
difendere il nostro mare a tutti i costi rispondendo uniti a quella
che consideriamo una prepotenza. Speriamo solo - ha concluso Leone -
che le Regioni Basilicata, Puglia e Calabria si schierino con i
Comuni”.
IL PARTICOLARE. JE SUIS MAR JONIO
AMBIENTALISTI IN PIAZZA IL 27 GIUGNO
POLICORO - “Je suis Mar Jonio”. E' lo slogan scelto dall'associazione Noscorie Trisaia per protestare contro la prima autorizzazione governativa rilasciata per la ricerca di idrocarburi nel Golfo di Taranto. “Sabato prossimo, dalle ore 20, in piazza Eraclea – ha invitato alla mobilitazione Noscorie – assemblea di cittadini, movimenti, sindacati, amministrazioni locali, contro la decisione con cui il Governo guidato da Matteo Renzi, con la mancata opposizione della Regione Basilicata, ha autorizzato l'istanza di ricerca petrolifera nello Jonio presentata dalla Enel Longanesi Developments srl. Ed in attesa ci sono altre 14 istanze simili”. Insomma, sembra essere il ragionamento No triv, così come è passata la prima passeranno anche le altre autorizzazioni aprendo la strada all'invasione dello Jonio da parte delle trivelle. “E' ora di fermarli – ha concluso Noscorie - per legittima difesa”.
Nessun commento:
Posta un commento