ENTI. IL SINDACATO MINACCIA IL RICORSO ALL'ISPETTORATO
OPPURE AL GIUDICE DEL LAVORO
BOTTA E RISPOSTA TRA FEDELE E IL DIRETTORE DELL'AZIENDA
SANITARIA
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.6.15
E' polemica tra il segretario
provinciale di Matera della Federazione italiana sindacati
intercategoriali, Antonio Fedele, ed il direttore generale dell'Asm,
Pietro Quinto. Il primo ha attaccato: “L'Asm non paga il lavoro
straordinario ai dipendenti”. Ma il secondo: “Applico la legge”.
Andiamo con ordine. “Lavoratrici e lavoratori hanno chiesto all’Asm
– ha sostenuto Fedele - il pagamento dello straordinario prestato.
La risposta è stata: “Non ti pago”. La risposta ha generato
sconforto e malumore. I dipendenti pubblici in questione prestano il
proprio lavoro con grande senso di abnegazione, sopperendo alla
cronica carenza di personale che si aggrava di più a causa della
mancata sostituzione del personale che viene collocato in pensione.
Le lavoratrici e i lavoratori non si perdono d’animo consapevoli
che l’esercizio di un potere è sempre sottoposto al controllo di
altri poteri. Nel caso sarà l’Ispettorato del lavoro, o il Giudice
del lavoro, ad accertare il diritto a percepire gli emolumenti per
lavoro straordinario prestato. Occorre, comunque, riflettere sui
costi che la pubblica amministrazione deve sopportare per le
inadempienze dell’Ente pubblico materano. Chi pagherà le spese di
giudizio o le sanzioni amministrative che le inadempienze
contrattuali dell’Asm determineranno?” E questa è stata la
replica di Pietro Quinto, direttore generale della Azienda sanitaria
di Matera: “L'Asm non fa altro che applicare le leggi vigenti in
materia. Dopo un numero di ore di straordinario, 180 massimo 250, non
può più pagare ma può solo far recuperare i lavoratori con riposi
compensativi. Siano essi assistenti socio – sanitari o infermieri o
medici. Lo straordinario, poi, è determinato da malattie e congedi,
come quelli, ad esempio, legati alla fruizione della legge 104 per
l'assistenza a congiunti infermi. Assenze che noi, per legge, non
possiamo sostituite se inferiori ai 45 giorni. Da qui lo
straordinario. Proprio in questo periodo, però – ha denunciato il
manager della Asm – segnalo una crescita considerevole delle
richieste di congedo per 104. A Luglio ed agosto, cioè, gli ammalati
hanno bisogno delle cure di chi usufruisce di tale legge. L'ufficio
personale sta facendo i dovuti controlli. Se emergeranno casi
sospetti la Asm non esiterà a segnalarli alla Guardia di finanza
deputata ad indagare in caso di truffe e raggiri al Servizio
sanitario nazionale”.
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