martedì 9 giugno 2015

QUATTRO MESI DI ARRESTI, MA CHI PAGA?

SCANZANO J. FU ACCUSATO DI AVER DERUBATO LA NONNA, AMMALATA, SOMMINISTRANDOLE SEDATIVI, PERÒ NON ERA VERO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9.6.15


SCANZANO JONICO – Fu accusato il 18 novembre del 2011 di aver derubato la nonna, ammalata, somministrandole sedativi. Una accusa che gli costò 4 mesi di arresti domiciliari. Ora, però, che Pierangelo Torzella, che si è sempre dichiarato innocente, è stato assolto dal Tribunale di Matera, il giovane, allora 24enne, reclama la sua “riabilitazione”. La vicenda finì sui media nazionali. Ora, invece, difeso dall'avocato Antonio Cantasano, si rischia che la notizia dell'assoluzione, con formula piena, passi inosservata. L'accusa per lui era pesante: rapina aggravata con l'inganno. Ecco perchè il legale di Torzella sta pensando di chiedere i danni allo Stato per ingiusta detenzione. Il giovane avrebbe, da quanto riferirono gli investigatori, somministrato dei sedativi alla nonna allo scopo di ridurre la sua capacità di intendere e volere e derubarla. Diversi gli episodi che indussero gli uomini del Commissariato di Polizia a sospettare del giovane. In un primo caso la donna fu ricoverata all'ospedale di Policoro, trasportata con un'ambulanza del 118, in seguito ad un malore ascrivibile a benzodiazepine. Pochi mesi dopo si ripetè la stessa cosa ma in quella occasione, secondo l'accusa, il nipote avrebbe derubato la nonna di una somma di 5 mila euro. Una volta appurato che il principio attivo non era contenuto in nessuno dei farmaci che la donna assumeva con regolarità e svolte le necessarie indagini, il pubblico ministero Alessandra Susca chiese l'adozione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Dal processo, però, è venuto fuori che i medicinali che la nonna assumeva erano prescritti dal suo medico di famiglia, testimone nel dibattimento, e che gli eccessi di assunzione potevano essere attribuiti ad errori di “contabilità” delle gocce da parte dell'anziana donna.

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