domenica 19 luglio 2015

SCANZANO JONICO. ERA ACCUSATO DEL REATO DI RAPINA AGGRAVATA, LESIONI E MINACCE, AI DANNI DI FRANCESCO IANNUZZIELLO

NON È STATO FIORE COMISSO L'AUTORE DELLA RAPINA CON AGGRESSIONE

E' STATO ASSOLTO CON LA FORMULA “PER NON AVER COMMESSO IL FATTO”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.7.15


SCANZANO JONICO – Fiore Comisso, 45 anni, accusato del reato di rapina aggravata, lesioni e minacce, ai danni di Francesco Iannuzziello, gestore del centralissimo Bar Tabacchi due Palme, annesso alla stazione di servizio Eni, è stato assolto dal giudice delle udienze preliminari del tribunale di Matera Angela Rosa Nettis “per non aver commesso il fatto”. La decisione, resa nota dai legali dell'uomo, Pietro Damiano Mazzoccoli e Livia Lauria, dopo l'udienza svoltasi con il rito abbreviato, ha qualcosa di clamoroso. Comisso fu arrestato lo stesso giorno della rapina a Iannuzzielo, il 16 marzo scorso, dai carabinieri della Compagnia di Policoro. Il fatto colpi l'opinione pubblica locale già scossa da altri eventi delinquenziali sia per la violenza del furto, che fruttò 8 mila euro, sia per la rapidità della risoluzione del “caso”. Invece, a distanza di 4 mesi, è tutto da rifare. L'assoluzione di Comisso, infatti, fa porre la domanda: chi ha rapinato ed procurato lesioni a Iannuzziello guaribili in 25 giorni? Toccherà ad investigatori ed inquirenti dare al risposta. “Il gup Nettis – ha sostenuto l'avv. Mazzoccoli - ha accolto in toto le richieste del sottoscritto e dell'avvocatessa Lauria. Il nostro assistito con forza e insistenza ha sempre proclamato sin da subito la sua estraneità alla vicenda. Egli, infatti, risulta essere un pescatore che vive di onesto lavoro e che da tempo ha dato un taglio netto a fatti illeciti che in passato lo hanno visto, suo malgrado, coinvolto in alcune vicende processuali. Allo stato egli si dedica unicamente all’attività lavorativa ed alla famiglia e non è dedito a commettere rapine. Tanto che lo stesso pubblico ministero, Annunziata Cazzetta, ha chiesto l’assoluzione”. Insomma le prove raccolte a carico di Comisso sarebbero state, a questo punto, alquanto labili. “Come difesa - ha evidenziato ancora Mazzoccoli – abbiamo dimostrato punto per punto e anche con documenti l'assoluta insussistenza dell’accusa mossa al nostro assistito in riferimento ai fatti addebitati sia rispetto al riconoscimento formulato da Iannuzziello, impossibile per le modalità e circostanze di fatto, sia sulla mancanza di movente e sul mancato rinvenimento delle somme sottratte all'esercente commerciale. E ciò nonostante il simultaneo intervento dei carabinieri di Policoro dopo l'allarme lanciato in ordine alla rapina ed al suo presunto autore”.


LASCIÒ L'ABITAZIONE PER MINACCIARE DI LANCIARSI DA UNA GRU

MA PER L'EVASIONE ATTUALMENTE È AI DOMICILIARI

SCANZANO JONICO – Nonostante l'assoluzione dalle accuse di rapina aggravata, lesioni e minacce, Fiore Comisso, è ai domiciliari a Policoro. E' il “frutto” dell'“evasione” del 7 luglio scorso quando, in via Cavour, lasciò l'abitazione dov'era ristretto e salì su una gru minacciando di suicidarsi. Chiedeva la definizione delle accuse contro lui ed il suo trasferimento a Policoro, a casa della famiglia. Sul posto intervennero i carabinieri che, col capitano Michelangelo Lobuono, riuscirono a far scendere Comisso dalla gru. Così, l'uomo, dopo una visita in ospedale, fu accompagnato al carcere di Matera con l'accusa di evasione. Il successivo 11 luglio, tuttavia, Comisso ottenne il trasferimento a Policoro. Domiciliari in vigore. Ma l'avvocato Pietro Damiano Mazzoccoli: “Con la collega Livia Lauria domani chiederemo al tribunale la revoca della misura detentiva per il nostro assistito”.

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