IERI L'ESORDIO IN OSPEDALE DEL
SEDICENNE FANTASTICAMENTE ABILE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.8.15
POLICORO – Più che un esordio è
stata una festa. Da ieri mattina, ore 11, Alessandro Corrado, 16
anni, del centro del Metapontino, è ufficialmente Clown Turbo, socio
a tutti gli effetti dell'associazione di clownterapia e musicoterapia
Oasi del sorriso di Matera. “Alessandro – ha sentenziato il
presidente dell'Oasi, il cavalier Giovanni Martinelli, alias Dr.
Sorriso, alias Nonno Nanà - è primo clown fantasticamente abile
d'Italia. Ho visto su internet. Non c'è nessuno come lui”. E sono
stati applausi degli altri clown, dei medici del reparto, degli
infermieri, delle mamme che tenevano in braccio i loro bambini, di
uno – due anni, ricoverati. Così, anche la nostra intervista,
gioco – forza, è divenuta pubblica. “Il nome di Clown Turbo –
ha spiegato Alessandro – lo ha scelto Nonno Nanà ma mi piace. Fa
sorridere. Io sono in carrozzella ortopedica ma sono Turbo. Io,
appena ho visto i clown, ho chiesto di andare con loro. Mi è
piaciuto assai quel che facevano e che fanno. Mi hanno fatto ridere.
Ed io voglio far ridere i bambini più piccoli di me che sono
ricoverati in ospedale. Non è che sono qui solo oggi per la prima
volta. Verrò ogni volta che loro verranno”. E sono stati altri
applausi scroscianti dei presenti. A questo punto, però, è stato
quasi obbligatorio mettere all'opera Clown Turbo. Dai, vediamo se fai
sorridere Caterina, un anno e mezzo, in braccio alla sua mamma, che
ti sta guardando con gli occhi velati da tristezza. Ed Alessandro ha
fatto due smorfie che hanno fatto ridere la bambina ammalata. Negli
occhi della mamma che la teneva in braccio le lacrime. Potenza della
clownterapia e della musicoterapia. Ma tutto è stato coperto dalla
gag e dalle canzoni degli iscritti all'Oasi. “Per noi – ha detto
Martinelli – è una giornata importante. E' la prima volta che un
nostro, come dire assistito, diventa un nostro socio - protagonista.
Alessandro ci ha chiesto dalla prima volta che lo abbiamo incontrato
che voleva fare il clown con noi. Pensavamo che scherzasse. Quando
poi ce lo chiesto ripetutamente abbiamo deciso: egli sarà Clown
Turbo. Ed eccolo qui a far sorridere bambini in una corsia
d'ospedale. Per me ed i miei ragazzi è una emozione in più. Ne
abbiamo viste tante in sette anni di attività e più di cinquecento
accessi nei reparti di Puglia e Basilicata dove siamo accreditati ma
quello che stiamo vivendo oggi a Policoro è veramente speciale: chi
ha avuto bisogno del nostro aiuto adesso aiuta gli altri. E'
fantastico”. La festa è proseguita con la consegna ad Alessandro
della targa e della medaglia ufficiali di clown. Promosso
clownterapeuta, lui sulla sua carrozzella ortopedica, sul campo della
solidarietà senza età, razza, confini.
IL PRIMARIO DI PEDIATRIA GIANFRANCO
CHETRÌ
“LA CLOWNTERAPIA È MOLTO IMPORTANTE
PER LA GUARIGIONE”
POLICORO - “La clownterapia è molto
importante ai fini della guarigione dei bambini ricoverati. E' una
metodica terapeutica che fa sentire i piccoli degenti non lontani
dall'ambiente familiare. Giocare, ridere e scherzare con l'aiuto di
fantastici ragazze e ragazzi li fa sentire meglio”. Lo ha detto nel
corso del “battesimo della corsia” di Alessandro Corrado, Clown
Turbo, il primario del reparto di pediatria dell'ospedale Giovanni
Paolo II, Gianfranco Chetrì. Primario che ha partecipato attivamente
all'accesso dei clown guidati dal cavalier Giovanni Martinelli. “Il
bambino malato – ha spiegato il pediatra – si sente meglio quando
sta con gli altri e sorride. Qui, poi, oggi, stiamo assistendo ad un
sedicenne con problemi che diventa lui stesso protagonista della
clownterapia. Si tratta di un ragazzo con una forza notevole che
vuole dare agli altri quel che lui ha ricevuto di positivo. Un fatto
che denota una grande forza d'animo”.