martedì 18 agosto 2015

ECONOMIA. “PITTELLA, UN OTTIMISMO INFONDATO. CON IL JOBS ACT SOLO DIECI ASSUNTI”

PER CASTELLUCCIO I POSTI DI LAVORO STAGIONALI NON FANNO TESTO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.8.15


“Ma quale primato Basilicata da jobs act! E' di appena 10 unità il saldo tra entrate (1.750) ed uscite (1.740), esclusi gli interinali, previsto dalle imprese in provincia di Matera entro la fine dell’anno, secondo i dati del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del lavoro”. E' polemico il Consigliere regionale Paolo Castelluccio (FI) a commento di dati che, a suo giudizio, smentiscono “l’ottimismo del presidente della Regione, Marcello Pittella, espresso dopo la diffusione, l'11 agosto scorso, delle statistiche dell'Osservatorio sul precariato, di fonte Inps”. “Il dato confortante – aveva dichiarato Pittella – sul mercato del lavoro nella nostra regione è il saldo totale delle assunzioni: 29,8% per contratti a tempo indeterminato; a termine; in apprendistato. È il migliore dato in assoluto in Italia. Ed è il miglior dato in assoluto al netto del complesso cessazioni (11,8%). Ciò segnala che la Basilicata ha riattivato il suo mercato del lavoro rispetto a regioni che risentono ancora di staticità e di stagnazione nelle assunzioni dovuta alla coda della crisi”. Per Castelluccio, invece, “non si possono confondere i posti di lavoro precari, specie stagionali come quelli diffusi nel Metapontino nel turismo e in agricoltura, con quelli a tempo indeterminato per arrivare alla conclusione, come fa il “governatore”, che per la prima volta si misurano gli effetti del jobs act sul mercato del lavoro. I dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps vanno interpretati correttamente per comprendere che, in Basilicata, siamo di fronte ad 8.443 posti di lavoro generati, ma per la gran parte riguardano contratti a termine. Piuttosto, le indicazioni del Report di ferragosto di Unioncamere sono inequivocabili: piccole imprese e Sud in affanno; saldo occupazionale ancora negativo; meccanica e terziario avanzato tornano in positivo”. E per quanto riguarda attività produttive ed occupazione della nostra regione? Per Castelluccio “va intercettata la tendenza segnalata per la manifattura italiana che pare sia passata al contrattacco: nel 2015 una industria su cinque assumerà mentre nel 2014 era una su sei. E nel mirino dei “cacciatori di teste” delle imprese del Made in Italy vi sono figure da impiegare nella progettazione (aumenta la richiesta di ingegneri), nell’innovazione digitale (a cominciare dagli analisti e progettisti di software) e nell’ideazione di nuove strategie commerciali (grazie ai tecnici delle vendite). Per l’alimentare lucano, infine, si tratta di una conferma di potenzialità in larga parte inespresse su cui puntare se, come auspica Pittella, vogliamo che i lucani possano ricominciare a fare progetti per il futuro”.

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