ODISSEA CONCLUSA A LIETO FINE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 6.8.15
NOVA SIRI - “L'Inps ha riconosciuto
il suo errore. E dopo sei mesi mi ha riassegnato la pensione di
invalidità civile che mi era stata revocata nel marzo scorso.
Comunque, come suol dirsi, tutto è bene quel che finisce bene. E,
pur non volendo passare per chi ringrazia la previdenza sociale per
quei 270 euro al mese che mi eroga per la mia malattia di Parkinson,
dico che va ringraziato un ente che riconosce di aver sbagliato”.
Lo ha dichiarato alla Gazzetta il pittore e scenografo Gaetano
Dimatteo dopo che gli è stata notificata dall'Istituto di previdenza
una lettera con cui è stato informato del ricalcolo dell'assegno
mensile a lui intestato. Fu il nostro giornale, il 14 marzo scorso, a
raccogliere lo sfogo dell'artista: “L'istituto di previdenza è
come se mi avesse ucciso. Dopo due anni di pensione di invalidità a
270 euro al mese per il mio Parkinson rivuole indietro 7mila euro.
Avrei superato il reddito. Ma io quei soldi non li ho più. Li ho
dati in beneficenza ed ho assunto una persona per accudirmi. Farò
ricorso col mio patronato”. Ricorso accolto. “Io – ha spiegato
l'eclettico e funambolico artista – voglio essere ricordato per un
persona per bene. A Nova Siri tutti mi conoscono per la mia onestà.
Non sono mai stato un ladro anche se ho fatto per sei anni
l'assessore alla cultura del Comune. Non ho mai ricevuto un avviso di
garanzia. Sono pulito come madre natura mi ha fatto. A differenza di
quel che leggiamo oggi sulla stampa a carico di politici corrotti”.
Insomma, è tornato un pò di sereno nella casa atelier del maestro
di Nova Siri che ha annunciato per l'occasione alla Gazzetta la sua
nuova esposizione: “Sarò al castello del Malconsiglio di
Miglionico con 24 quadri, “I fiori di Dimatteo”, dal 24 agosto e
per tre settimane. Invito tutti alla mia mostra”.
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