sabato 8 agosto 2015

POLICORO. SI ADDORMENTA SUL CANOTTO. LA GUARDIA COSTIERA LO SALVA

UN RAGAZZO DI 15 ANNI NELLA NOTTE SI TROVAVA A 4 MIGLIA DALLA COSTA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 8.8.15


POLICORO – Paura nel centro jonico dove è dovuta intervenire la Guardia costiera dell'Ufficio locale marittimo per recuperare, a quattro miglia dall'arenile, un ragazzo di quindici anni su un canottino gonfiabile. La vicenda ha dell'inverosimile. Dopo aver trascorso la serata festeggiando con gli amici in uno stabilimento balneare del centro jonico, infatti, il ragazzo si è addormentato sul piccolo canotto adagiato sull'arenile che si è allontanato dalla riva trasportato dalla corrente marina. La mattina seguente, chiamato sul cellulare dalla mamma che non lo ha visto rientrare a casa, il quindicenne si è svegliato in mare. E’ partita, a questo punto, la macchina del soccorso con l’allarme giunto all’Ufficio locale marittimo. Immediato l’intervento del gommone in dotazione alla Guardia costiera e di un mezzo del Servizio collettivo di salvataggio operante lungo la costa della città lucana. Nonostante le poche informazioni ricevute, dopo circa un’ora di difficile ricerca in mare aperto, il personale della Guardia costiera ha ritrovato a quattro miglia al largo il ragazzo, che, provato dalla situazione appena vissuta, è stato accompagnato nel porto di Marinagri. Insomma, una paurosa situazione risoltasi, per fortuna, bene. Grazie alla presenza nel centro del Metapontino di un presidio della Capitaneria di porto di Taranto. Ed anche al Servizio collettivo di salvataggio a mare di cui le spiagge di Policoro sono dotate. Servizio che ha ricevuto alla sua presentazione in municipio il plauso proprio del capitano di vascello Giuseppe Famà, comandante della Capitaneria di porto della città pugliese. Si tratta di una azione integrata di emergenza di volontari – protezione civile, Capitaneria di porto, 118, ospedale. Il cap. Famà ha elogiato il “modello Policoro” invitando altri Comuni a fare altrettanto. “E' compito degli enti locali – ha chiarito - garantire la sicurezza sui tratti di mare dei propri litorali dove si effettua la balneazione, le cosiddette spiagge libere”.

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