DOMANI
RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE DELL'ON.
LATRONICO ALLA CAMERA DEI
DEPUTATI
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L'on. Latronico e Maria Grazia Cucinotta |
POLICORO –
Sarà la volta buona per il ritorno nella città jonica delle famose
Tavole di Heraclea ora custodite al Museo archeologico nazionale di
Napoli? Ci credono una serie di Comuni che hanno votato apposite
delibere (Policoro in primis ma anche Scanzano Jonico, Montalbano
Jonico, Valsinni, Bernalda, Matera, Ferrandina, Grassano, Rotondella,
più i potentini Tito e Viggiano ed i cosentini Villapiana, Cerchiara
e Trebisacce) e gli oltre 500 firmatari della petizione lanciata
nelle scorse settimane. Tra le firme eccellenti, quella della diva
del cinema Maria Grazia Cucinotta. “Motore” delle iniziative
tendenti a far tornare nel Metapontino le due tavole bronzee è l'on.
Cosimo Latronico (COR) che il 7 marzo scorso, sull'onda della sua
proposta di legge per l'istituzione del Parco della Magna Grecia,
scrisse al ministro ai beni culturali, Dario Franceschini, chiedendo
il rientro dei reperti. Così, domani, la vicenda approderà alla
Camera dei deputati dove verrà discussa l'interrogazione dello
stesso Latronico rivolta al Governo. Potrebbe essere l'occasione per
ricevere una risposta positiva? Del resto, al Museo di Napoli di
reperti di valore ve ne saranno a volontà e le Tavole di Heraclea
debbono essere valorizzate lì dove furono ritrovate. La speranza per
un ritorno, dopo moltissimi tentativi falliti, sembra concreta. Ma
occorrerà attendere la fine dell'iter. Ricordiamo che le due lastre
contengono due decreti, databili alla fine del IV secolo avanti
Cristo, relativi alla delimitazione di terreni dei santuari di
Dioniso e Athena Polias, presso Heraclea (l'odierna Policoro), mentre
sul lato opposto si trova inciso il testo in latino della lex Iulia
Municipalis promulgata da Gaio Giulio Cesare nel 45 avanti Cristo. Le
Tavole, dunque, rivestono un ruolo importante per la ricostruzione
della storia di Eraclea. Da qui l'azione di Latronico tendente al
loro trasferimento in Basilicata al fine di arricchire il patrimonio
storico dei Musei di Policoro e Metaponto.
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