CALCIO. ECCELLENZA. PARLA DE SETA, CONVALESCENTE: “SARÒ MOLTO VICINO AI MIEI COMPAGNI”

L'ARGENTINO SARÀ COI COMPAGNI A LENTINI PER L'ANDATA DELLA FINALE PLAYOFF

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.6.16

MONTALBANO JONICO - “E' vero, sono in convalescenza dopo l'intervento al menisco destro del 30 maggio scorso ma sarò coi miei compagni a Lentini, nell'andata della finale playoff nazionale contro la Sicula Loenzio, per fare spogliatoio e gruppo con loro. E punterò molto su X-2”. Il difensore centrale Facundo De Seta, 27 anni, argentino, al suo secondo anno in Italia, ha molta fiducia nella sua squadra. “L'anno scorso sono arrivato dall'Argentina per vincere il campionato di Eccellenza lucana con il Picerno. Quest'anno ho detto si alla chiamata del Real Metapontino con cui ho disputato quasi tutte le partite del torneo siglando 4 gol su punizione”. Già, sul 27enne difensore il mister dei biancocelesti jonici, Antonio Finamore, ha contato molto. Ma nella gara della semifinale playoff ad Altamura il ginocchio di Facundo si è bloccato. Da qui, ortopedico, risonanza magnetica, intervento. Ancora il nostro interlocutore: “La società mi è stata molto vicina in questo momento difficile poiché il mio campionato è finito. Ma non per questo non sarò con i miei compagni domenica a Lentini dove alle 16 incontreranno il Leonzio. Ci sarò per incoraggiarli. Se loro andranno in serie D ci andrò anch'io”. Sicula Leonzio, però, permettendo. “Già. Da quel che sappiamo si tratta di una squadra forte, difficile. Poi, se è arrivata dove è arrivata significa che lo ha meritato. Come noi che abbiamo sconfitto l'Altamura prima fuori casa e poi a Pisticci”. Andrà a finire così anche contro i siciliani? “Io lo spero – è stata la risposta – tanto che sono pronto a giocare X-2”. Infine, De Seta ha espresso un pensiero-incoraggiamento al suo sostituto, il policorese Nicky Manolio: “Nella partita di ritorno contro l'Altamura è stato grandissimo riuscendo a bloccare un centravanti forte come Umberto Del Core. Sono sicuro che farà bene anche in Sicilia prima ed a Pisticci poi, al ritorno”.