PITTELLA
IN VISITA AD ANTONELLA PASTORE, RIMASTA FERITA
DOLORE A NOVA SIRI E
ROTONDELLA
Giulia Favale su facebook |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.7.16
NOVA
SIRI – Giulia Favale, 50 anni, insegnante di francese, è la
vittima lucana del gravissimo incidente ferroviario avvenuto martedì
mattina tra Corato ed Andria. Anche la Basilicata, dunque, ha pagato
il suo tributo di sangue alla terribile tragedia. E' toccato al
marito della donna, Vincenzo Pastore, essere il protagonista del
triste rito del riconoscimento della salma composta nell'Istituto di
medicina legale del policlinico di Bari. Tra le 27 vittime sinora
accertate di uno dei disastri ferroviari più gravi mai verificatisi
in Italia c'era anche Giulia. E la figlia Antonella, di 28 anni, è
ricoverata nell'ospedale di Andria, con una lesione alla milza ed una
frattura al bacino. Madre e figlia erano sul treno che viaggiava
verso Andria da Bari, dove erano arrivate in aeroporto da Bruxelles,
dove Antonella lavorava. La donna lucana, infatti, insegnava in un
istituto superiore della città pugliese. Già. La prof. Favale era
nata in Francia, a Chalon sur Saone, in Borgogna, da genitori
rotondellesi. Poi il ritorno a Rotondella ed il matrimonio con
Pastore prima del trasferimento a Nova Siri Marina. Qui vive ancora
l'anziano padre, Gaetano, assitito dai servizi sociali del Comune. A
seguire, la carriera scolastica e l'insegnamento a Matera prima ed ad
Andria poi. E proprio la città del Nord barese le è risultata
favale. Destino? Fatalità? I casi della vita? Responsabilità umane
o politiche? L'atavica arretratezza del Sud? A Nova Siri e
Rotondella, intanto, la solidarietà e la vicinanza a questa famiglia
così duramente colpita sono state espresse dagli amministratori
comunali. “Come sindaco, medico ed uomo – ha detto il primo
cittadino di Nova Siri, Eugenio Stigliano – esprimo il cordoglio
mio personale, dell'intera amministrazione comunale e della
cittadinanza per questa nostra residente che ha perso la vita così
tragicamente. Ed esprimo grandissima solidarietà alla famiglia
Pastore che cingiamo in un abbraccio sentito, corale, sincero”. E
la vice sindaca Filomena Bucello, collega di lavoro agli inizi della
carriera scolastica di Giulia, ha aggiunto: “Abbiamo vissuto
insieme gli anni iniziali del precariato e dei corsi abilitanti a
Matera. La nostra concittadina era una donna positiva che amava il
suo lavoro in cui voleva affermarsi ed in cui si era affermata come
docente madrelingua di francese”. Ed anche la comunità di
Rotondella, di dove erano orginarie sia la famiglia Favale sia la
famiglia Pastore, si è sentita duramente colpita da questa tragica
vicenda. “Vincenzo Pastore – ha detto il sindaco Vito Agresti –
era un dipendente comunale. Poi, chiese il passaggio alla pubblica
istruzione ed il trasferimento a Nova Siri Marina. Ma le due famiglie
hanno le radici qui. Tanto che, probabilmente, i funerali della
signora Giulia, venerdì prossimo, si svolgeranno da noi. Nel nostro
cimitero, infatti, è sepolta la madre. Come comunità, ovviamente,
esprimiamo tutto il nostro cordoglio per la grave perdita chiedendo
anche di fare piena luce sulle cause di quanto accaduto in Puglia e
di mettere finalmente uno stop alla precarietà del sistema
ferroviario meridionale. Nel caso i funerali si dovesserro svolgere a
Rotondella proclameremo come amministrazione comunale il lutto
cittadino”. Intanto, il presidente della Regione, Marcello
Pittella, nella mattinata di ieri, si è recato a Bari per dare
conforto diretto alla famiglia lucana rimasta coinvolta nel terribile
incidente ferroviario ed ad Andria, per visitare in ospedale
Antonella Pastore.
I COMMENTI
DELLA POLITICA. CORDOGLIO DI MATERA
“NON È
PIÙ ACCETTABILE UN SUD PRIVO DI SERVIZI DI QUALITÀ”
NOVA
SIRI - “Dolore e sgomento per la tragedia ferroviaria pugliese che
ha colpito anche una famiglia lucana. Oggi prevale la preghiera ma
dovremo presto riaprire un dialogo in Parlamento sullo stato di
sicurezza dei trasporti nel Mezzogiorno. Non è più accettabile che
il Sud sia privo di servizi ferroviari e che quei pochi in esercizio
non rispettino gli standards di sicurezza e di qualità di un Paese
europeo”. Lo ha detto l’on. Cosimo Latronico (Cor), a commento
dell'incidente ferroviario di Andria. Incidente su cui sono
intervenuti anche altri esponenti politico-istituzionali. “Oltre il
dolore non può restare il silenzio, il nulla. Queste morti non
avvengono per caso, per fatalità”, ha dichiarato l'assessore
regionale ai trasporti, Aldo Berlinguer, aggiungendo: “L'errore
umano può esserci ma la tecnologia può mantenere le condizioni di
sicurezza. L'istallazione di dispositivi di emergenza consente in
tutta Europa di evitare le conseguenze disastrose di eventuali
errori. Oggi un dovere morale installarli, ancor prima che una
necessità operativa”. Ed il vicepresidente del Consiglio
regionale, Paolo Castelluccio (FI), ha spiegato che “la presenza
oggi a Potenza del presidente delle FAL, Matteo Colamussi, può
essere l'occasione per ribadire la necessità di considerare la
sicurezza nei servizi ferroviari un elemento mai sufficiente”.
Castelluccio ha espresso cordoglio alle famiglie delle vittime e
vicinanza ai feriti, alla famiglia di Nova Siri coinvolta ed alle
istituzioni pugliesi. Ed alle comunità di Nova Siri e Rotondella che
piangono Giulia Favale è giunta la solidarietà della città di
Matera la cui amministrazione comunale ha accolto “con profondo
rammarico l’esito drammatico della vicenda della donna deceduta”.
REAZIONI.
CITTADINI ATTONITI A NOVA SIRI
“POTEVAMO
ESSERCI NOI SU QUEI TRENI”
NOVA SIRI –
Cittadini attoniti alla conferma della tragica notizia: la vittima
lucana nello scontro tra i due treni nel Nord barese è la residente
nel centro jonico Giulia Favale, 50 anni, insegnante di francese ad
Andria. “Si – ha detto Filippo Stigliano – la notizia ci
addolora. Conoscevamo la vittima e ci dispiace molto per lei.
Purtroppo, anche la Basilicata è rimasta coinvolta in quel terribile
incidente ferroviario. Su quei treni potevamo esserci anche noi. E'
il destino. Anche se la sicurezza deve essere sempre garantita”. E
due signori hanno aggiunto: “Ci dispiace uguale per questa donna
morta ad Andria nello scontro tra due treni anche se noi siamo
albanesi. Viviamo da tempo qui e, perciò, siamo vicini al dolore
della città”. La riflessione comune, tuttavia, è che al posto
della professoresa nata in Francia ci si poteva trovare chiunque. “Mi
dispiace assai – ha detto Costantino Scutari – anche se non
conoscevo personalmente la signora deceduta così tragicamente”.
Infine, due avventori di una macelleria, Mario Di Matteo e Mario
Conte, hanno allargato il tiro al sottosviluppo atavico del Sud. “Il
Sud – ha detto Di Matteo - è sempre uguale. Io, a 12 anni, sono
andato via da Nova Siri per frequentare il seminario a Napoli. Poi,
mi sono trasferito a Torino dove ho vissuto per 11 anni. Dopo di che,
con la stessa ditta, ebbi il trasferimento a Taranto. Dopo 10 giorni
volevo di nuovo andar via. Mentalità retrograda. Infrastrutture
niente. A Torino nuovo aereoporto, tangenziale, strade. Qui, niente.
Un ex pilota dell'Aviazione militare che ha soggiornato qui da noi mi
ha detto che siamo stati baciati dalla natura ma che i nostri
“comandanti” non valgono nulla. La penso così anch'io”.
Dichiarazioni condivise da Conte.
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