venerdì 15 luglio 2016

NOVA SIRI. L'APPELLO ALLA GIUSTIZIA DI VINCENZO PASTORE EX MARITO DI GIULIA FAVALE, LA VITTIMA LUCANA DELLO SCONTRO DEI TRENI IN PUGLIA, E PADRE DI ANTONELLA, RICOVERATA AD ANDRIA

I COLPEVOLI DEBBONO PAGARE. MIA FIGLIA ORA ODIA IL NOSTRO PAESE. HA DETTO DI ESSERE SFUGGITA AI TERRORISTI DELL'ISIS, A BRUXELLES, E DI AVER TROVATO IL DRAMMA IN ITALIA”
OGGI ALLE 16 L'ULTIMO SALUTO DELLA BASILICATA ALLA PROFESSORESSA GIULIA FAVALE
DOMANI SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO INTERVISTA A V. PASTORE
NOVA SIRI- “Voglio giustizia. I colpevoli debbono pagare. Ci sono morti innocenti. Io e Antonella vogliamo la verità. Ora mia figlia odia il nostro Paese. Ha detto di essere sfugggita alle pallottole dell'Isis a Bruxelles e di aver trovato il dramma in Italia”. Lo ha detto Vincenzo Pastore, distrutto dal dolore. L'ex marito di Giulia Favale, la vittima lucana dello scontro fra i due treni in Puglia di martedì scorso, e padre di Antonella, 28 anni, in ospedale, ad Andria, ha fatto ritorno per qualche ora giovedì sera. Gli abbiamo posto alcune domande.
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