IL PROGETTO DI
ACCORPAMENTO DEL GIOVANNI PAOLO II AL MADONNA DELLE GRAZIE È
CONSIDERATO COME UN RIDIMENSIONAMENTO
IL COMITATO #OSPEDALEPOLICORONONSITOCCA HA CHIESTO UN
INCONTRO CON QUARTA COMMISSIONE, PRESIDENTE DI CONSIGLIO E GIUNTA
REGIONALEProteste degli anni scorsi per la difesa dell'ospedale Policoro |
POLICORO - “La riforma sanitaria regionale per come è stata presentata dal presidente Marcello Pittella non ci convince. Non ci convince soprattutto il fatto che l'ospedale Giovanni Paolo II debba essere compreso a quello di Matera, il Madonna delle Grazie. Noi abbiamo proposte alternative da discutere. Ecco perchè ieri sono partite le nostre richieste ad essere ascoltati da Luigi Bradascio, presidente della quarta commissione con tutti i componenti dell'organismo, dal presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, e, naturalmente, da Pittella”. Lo ha detto il portavoce del neonato Comitato #ospedalepolicorononsitocca, Franco Labriola. “Ci siamo riuniti in circa trenta persone, semplici cittadini ed esponenti di associazioni – ha continuato il nostro interlocutore - ed abbiamo deciso di lottare strenuamente a difesa dell'autonomia e del potenziamento del nostro nosocomio. Non ci piace quel che ha detto Pittella nell’incontro di lunedì scorso con gli operatori sanitari del Madonna delle Grazie. Egli ha parlato anche a quelli del Giovanni Paolo II invitandoli ad una buona gestione e a lavorare in simbiosi con i colleghi materani. Ora, posto che imparare da chi ne sa di più è sempre positivo, il presidente della Regione ha dimenticato che la gestione aziendale è unica da tempo e che il Bilancio 2015 della Asm in pareggio è frutto dell’intero sistema sanitario materano e non già del solo Madonna delle Grazie”. Insomma, non va giù il progetto di accorpamento a Matera di Policoro, Tinchi e Stigliano, visto, in particolare per il primo nosocomio, come un ridimensionamento. Il comitato #ospedalepolicorononsitocca, però, non si limiterà a protestare. Labriola: “Abbiamo proposte da presentare consistenti nella creazione di un polo ospedaliero Materano che tenga conto sia di Policoro sia di Matera. Chiederemo agli esponenti regionali di sederci attorno ad un tavolo e di verificare quali reparti funzionano meglio da noi, potenziandoli, e viceversa, quali funzionano meglio nella città dei Sassi. Per far questo non si potrà non tener conto delle cifre, del numero di prestazioni erogate, dei tempi di degenza, delle capacità operative di ogni singolo reparto. Operando di conseguenza. Insomma, noi immaginiamo nella Riforma non l'ospedale di Matera con Policoro appendice ma l'Ospedale unico del Materano comprendente Madonna delle Grazie e Giovanni Paolo II in posizione paritaria”.
RADDOPPIATE IN POCHI GIORNI LE ADESIONE AL GRUPPO FACEBOOK #OSPEDALEPOLICORONONSITOCCA
POLICORO – Da
un gruppo pubblico su facebook, #ospedalepolicorononsitocca, ad un
Comitato di protesta e di proposta che porta lo stesso nome il passo
è stato molto breve. Come è stato quasi naturale e spontaneo
nominare colui che ha costituto il gruppo, Franco Labriola, ex
amministratore comunale e provinciale nonchè attuale dirigente di
Possibile, il movimento creato da Filippo Civati, portavoce del
neonato organismo. Non sappiamo, al momento, a cosa porterà la
mobilitazione annunciata da Labriola e la richiesta di incontro coi
vertici regionali. Sappiamo solo, però, che in pochi giorni, dal 28
luglio scorso, quando noi censimmo 296 adesioni al gruppo, queste si
sono, alle 18 di ieri, quasi raddoppiate. Erano, infatti, 554. A
dimostrazione di come i temi della sanità e dei servizi ospedalieri
connessi siano tra quelli che più stanno a cuore ai cittadini. Senza
localismi di sorta.
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