L'AZIENDA FATTINCASA
NE PRODUCE 15 QL AL GIORNO E PUNTA SUL BIOLOGICO
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 13.9.16
STIGLIANO
– Punta sui prodotti tipici locali ma andando incontro alle nuove
richieste dei consumatori orientate soprattutto verso il settore del
biologico il rilancio una produzione, quella della pasta, che negli
anni 60 e 70, aveva qui uno dei suoi poli regionali. “Abbiamo
ripreso la lavorazione nei mesi scorsi – ha detto Maddalena
Sansone, responsabile marketing dell'azienda Fattincasa, di Nunzia
Delle Fave, titolare del marchio Pasta di Stigliano – dopo due anni
di blocco necessario all'ampliamento del pastificio che avevamo
aperto nel 2008. Ora, però, abbiamo una produzione tutta bio tanto
che sino a ieri, dal 9 settembre scorso, siamo stati alla fiera
specializzata Sana (Salone internazionale del biologico e del
naturale), a Bologna, nel padiglione della Regione Basilicata.
Dall’11 giugno scorso, inoltre, abbiamo nell’aeroporto di Orio al
Serio (BG) uno spazio nell'area “Italy Loves Food” dedicata alle
eccellenze enogastronomiche italiane nell’ambito del progetto
“Lombardia Orientale 2017 – Regione Europea della gastronomia”.
Siamo, insieme, per fare degli esempi, all’interno del terminal
partenze dello scalo, con altre specialità nazionali come Parmigiano
Reggiano, Franciacorta, Urbani Tartufi”. Insomma, pare proprio che
il bio faccia sempre più conquiste e sia sempre più apprezzato dai
consumatori, non solo italiani. “E' vero – ha continuato la
nostra interlocutrice. Dei circa 15 quintali di pasta al giorno che
produciamo ben il 70% li commercializziamo all'estero, soprattutto
negli Stati Uniti, in Canada ed in Germania. In regione, invece,
vendiamo all'ingrosso ai negozi alimentari di Stigliano e dintorni”.
Sul sito web dell'azienda, www.pastadistigliano.it,
intanto, si possono trovare notizie sul grano utilizzato, sui metodi
di lavorazione, sulla tradizione locale della produzione. I
venti dipendenti della Fattincasa, a proposito, producono diversi
formati di tra cui schiaffoni, paccheri, rigatoni, maccheroni, ed
anche alcuni regionali come orecchiette e strascinate. Tutta pasta
rigorosamente biologica con grano duro di altissima qualità,
trafilata al bronzo e a lenta essiccazione. “Varietà di grani come
il Senatore Cappelli e la Saragolla Lucana, appartenenti alla nostra
antica tradizione cerealicola - ha concluso Sansone - conferiscono al
prodotto un gusto unico, autentico, che tanto ricorda quello fatto a
mano, in passato, dalle nostre nonne”.
CIA ED ANABIO: “SOLO IL SETTORE DEL BIOLOGICO NON CONOSCE CRISI”
STIGLIANO
- “Il settore biologico è l'unico dell'agroalimentare che non ha
conosciuto crisi”. Lo hanno sostenuto, in occasione del “Sana”
di Bologna, il presidente di Anabio (Ass. nazionale agricoltura
biologica) Basilicata, Donato Muscillo, e Paolo Carbone, della Cia.
“Con circa il 12% della superficie agricola destinata al bio, circa
100 mila ettari e 1.500 aziende – per Anabio-Cia lucani - la
Basilicata si colloca fra le regioni con il più elevato potenziale.
Ma anche per il bio non è tutto oro quello che luccica e diventa
necessario adeguare i programmi per competere sul mercato. L'unico
che ha tendenza alla crescita”. Per la programmazione dello
Sviluppo Rurale 2014-2020 “il biologico – hanno concluso Muscillo
e Carbone - deve porsi l'obbiettivo, tra gli altri, di raddoppiare le
superfici ed il numero degli operatori, di creare filiere in nuovi
settori e rafforzare quelli già strutturati”.
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