giovedì 20 ottobre 2016

POLICORO. LA MORTE DI ANNA LA TORRACA. IL MARITO FRANCO DORA CHIEDE GIUSTIZIA

LA DONNA DI 68 ANNI IL 10 OTTOBRE SCORSO È DECEDUTA NELL'OSPEDALE DI MATERA. DUE GLI ESPOSTI


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.10.16
POLICORO - “Voglio sapere perchè è morta mia moglie e se si poteva salvare. E se ci sono responsabili, che paghino. Voglio giustizia”. Lo ha detto Franco Dora, il marito di Anna La Torraca, deceduta a 68 anni il 10 ottobre scorso nell'ospedale di Matera. Per questo decesso, dopo due esposti – querela dal lui presentati, la procura di Matera, a firma del pm Annafranca Ventricelli, ha inviato a 18 medici altrettanti avvisi di accertamenti tecnici non ripetibili per il reato di omicidio colposo. Tra gli interessati, Sergio Caparrotti, il cardiochirurgo che ha sottoposto ad intervento la signora La Torraca il 5 settembre scorso nella clinica Santa Maria di Bari, con la relativa equipe, ed il primario, con altri professionisti, dell'unità operativa di cardiologia-utic dell'ospedale di Matera, Giacinto Calculli. Al Madonna delle Grazie, infatti, la paziente era stata ricoverata prima e dopo l'intervento di by pass eseguito a Bari. Oggi, pertanto, nell'obitorio del cimitero di Policoro, sarà eseguita l'autopsia sulla salma. Tutti gli indagati nonché i familiari della donna deceduta potranno nominare consulenti tecnici. Questo il racconto di Dora: “Il 22 agosto scorso mia moglie ha avuto un infarto. Da Policoro è stata trasferita a Matera per una coronarografia da cui è venuto fuori che abbisognava di tre bypass. Da Matera siamo andati alla Santa Maria di Bari. Il 5 settembre l'operazione con un solo bypass invece che tre. Servivano due angioplastiche che avremmo dovuto eseguire a Matera anche se noi volevamo che si facessero a Bari. Mia moglie non stava bene. Il 12 settembre la dimissione ed il ritorno a Matera. Anna continuava a stare male. Il 16 settembre ci dissero che aveva un versamento pericardico per cui venne sottoposta a terapia cortisonica. Il 19, al mattino, il trasferimento dalla cardiologia all'Utic. Nel pomeriggio l'intervento di drenaggio pericardico d'urgenza. Ho visto mia moglie mentre la portavano in sala operatoria. Era in condizioni gravissime, con gli occhi sbarrati e rivolti verso l'alto, del tutto priva di conoscenza. Dopo l'intervento è andata in rianimazione. Il 21 settembre una tac encefalo ha dimostrato lesioni ischemiche che non c'erano ad un'altra tac eseguita il 10 settembre 2016. Da allora mia moglie è stata in coma, senza dare alcun segno di vita, senza aprire mai più gli occhi, sino alla morte del 10 ottobre scorso”.


IL PRIMARIO CALCULLI: “ESEGUITE TUTTE LE PROCEDURE DEL CASO”
MATERA - “La paziente era in condizioni gravissime già dal ricovero a Policoro. Noi abbiamo eseguito tutte le procedure del caso. Di più non potevamo fare”. Lo ha detto il primario della cardiologia-utic del Madonna delle Grazie, Giacinto Calculli, affrontando la vicenda della morte di Anna La Torraca e delle denunce del marito della donna, aggiungendo: “Dopo l'intervento a Bari, eseguito da uno dei migliori cardiochirurghi d'Italia, Sergio Caparrotti, la paziente è tornata da noi. Aveva un versamento pericardico normale dopo quel tipo di interventi. Ma il 19 settembre il versamento è diventato imponente. L'ho drenata in 30 secondi. Il giorno dopo, però, una tac ha dimostrato un ictus cerebrale. Abbiamo fatto tutto il possibile”.

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