LA DONNA DI 68 ANNI IL
10 OTTOBRE SCORSO È DECEDUTA NELL'OSPEDALE DI MATERA. DUE GLI
ESPOSTI
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 20.10.16
POLICORO - “Voglio
sapere perchè è morta mia moglie e se si poteva salvare. E se ci
sono responsabili, che paghino. Voglio giustizia”. Lo ha detto
Franco Dora, il marito di Anna La Torraca, deceduta a 68 anni il 10
ottobre scorso nell'ospedale di Matera. Per questo decesso, dopo due
esposti – querela dal lui presentati, la procura di Matera, a firma
del pm Annafranca Ventricelli, ha inviato a 18 medici altrettanti
avvisi di accertamenti tecnici non ripetibili per il reato di
omicidio colposo. Tra gli interessati, Sergio Caparrotti, il
cardiochirurgo che ha sottoposto ad intervento la signora La Torraca
il 5 settembre scorso nella clinica Santa Maria di Bari, con la
relativa equipe, ed il primario, con altri professionisti, dell'unità
operativa di cardiologia-utic dell'ospedale di Matera, Giacinto
Calculli. Al Madonna delle Grazie, infatti, la paziente era stata
ricoverata prima e dopo l'intervento di by pass eseguito a Bari.
Oggi, pertanto, nell'obitorio del cimitero di Policoro, sarà
eseguita l'autopsia sulla salma. Tutti gli indagati nonché i
familiari della donna deceduta potranno nominare consulenti tecnici.
Questo il racconto di Dora: “Il 22 agosto scorso mia moglie ha
avuto un infarto. Da Policoro è stata trasferita a Matera per una
coronarografia da cui è venuto fuori che abbisognava di tre bypass.
Da Matera siamo andati alla Santa Maria di Bari. Il 5 settembre
l'operazione con un solo bypass invece che tre. Servivano due
angioplastiche che avremmo dovuto eseguire a Matera anche se noi
volevamo che si facessero a Bari. Mia moglie non stava bene. Il 12
settembre la dimissione ed il ritorno a Matera. Anna continuava a
stare male. Il 16 settembre ci dissero che aveva un versamento
pericardico per cui venne sottoposta a terapia cortisonica. Il 19, al
mattino, il trasferimento dalla cardiologia all'Utic. Nel pomeriggio
l'intervento di drenaggio pericardico d'urgenza. Ho visto mia moglie
mentre la portavano in sala operatoria. Era in condizioni gravissime,
con gli occhi sbarrati e rivolti verso l'alto, del tutto priva di
conoscenza. Dopo l'intervento è andata in rianimazione. Il 21
settembre una tac encefalo ha dimostrato lesioni ischemiche che non
c'erano ad un'altra tac eseguita il 10 settembre 2016. Da allora mia
moglie è stata in coma, senza dare alcun segno di vita, senza aprire
mai più gli occhi, sino alla morte del 10 ottobre scorso”.
IL PRIMARIO CALCULLI:
“ESEGUITE TUTTE LE PROCEDURE DEL CASO”
MATERA - “La paziente
era in condizioni gravissime già dal ricovero a Policoro. Noi
abbiamo eseguito tutte le procedure del caso. Di più non potevamo
fare”. Lo ha detto il primario della cardiologia-utic del Madonna
delle Grazie, Giacinto Calculli, affrontando la vicenda della morte
di Anna La Torraca e delle denunce del marito della donna,
aggiungendo: “Dopo l'intervento a Bari, eseguito da uno dei
migliori cardiochirurghi d'Italia, Sergio Caparrotti, la paziente è
tornata da noi. Aveva un versamento pericardico normale dopo quel
tipo di interventi. Ma il 19 settembre il versamento è diventato
imponente. L'ho drenata in 30 secondi. Il giorno dopo, però, una tac
ha dimostrato un ictus cerebrale. Abbiamo fatto tutto il possibile”.
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