LE
ASSICURAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, MARCELLO PITTELLA, IN
VISITA ALLA STRUTTURA JONICA
Da sx Rocco Magletta, Pietro Quinto, Marcello Pittella, Giovanni Bochicchio |
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 16.10.16
POLICORO
- “L'ospedale Giovanni Paolo II non sarà declassato. La mia
presenza qui per verificare quanto di buono viene fatto ne è la
prova. Noi inauguriamo non tagliamo. Lancio un appello, pertanto, a
fidarsi delle nostre strutture sanitarie che sono molto buone. Io
sono andato fuori per un delicato intervento per la serenità mia e
degli stessi operatori”. Lo ha detto il presidente della Regione,
Marcello Pittella, nel mentre si accingeva a verificare nel terzo
ospedale per numero di ricoveri della Basilicata l'apertura dei nuovi
ascensori “verticali” ad esclusivo uso dei degenti ed il nuovo
percorso nascita messo in sicurezza. Con il “governatore”, il
direttore generale della Asm, Pietro Quinto; il suo predecessore,
Rocco Maglietta; il dg della Asp, Gianni Bochicchio. Ovviamente,
abbiamo stimolato il nostro interlocutore chiedendogli se sapesse di
un gruppo su facebook e di un comitato “#ospedalepolicorononsitocca”
che teme per il ridimensionamento della struttura jonica. “Si, sono
iscritto anch'io al gruppo. Oggi, però, la cosa più semplice è
protestare provando a recuperare un po' di consenso. Ma le proteste a
volte sono infondate e strumentali. Quando poi, magari, si raggiunge
il risultato elettorale e si deve governare allora iniziano i
problemi”. Ma il Giovanni Paolo II inglobato nel Madonna delle
Grazie perderà autonomia. Sarà come un municipio senza sindaco.
“No. Policoro avrà autonomia amministrativa e funzionale
all'interno di una azienda unica. Noi parliamo di rete con l'uno che
dialoga con l'altro e con servizi diversi ma complementari”. Si
teme per Utic e rianimazione. Abbiamo speso i soldi ed ora li
chiudiamo. “No – ha replicato il presidente della Regione.
Nessuna Utic negli ospedali con pronto soccorso attivo come questo
chiuderà. Anzi si rimodulerà secondo il nuovo modello di area
critica. Si chiamerà in modo diverso ma avrà le stesse funzioni.
Neanche la rianimazione chiuderà perchè qui ci sono le sale
operatorie e si fanno interventi chirurgici”. Pittella, infine, ha
lanciato un appello a fidarsi delle strutture sanitarie della
Regione: “Sono molto buone. Io sono stato curato bene al San Carlo
ma quando dovevo subire un intervento delicato ho cercato di valutare
il contesto in cui si sarebbe verificato. Dopo il mio ricovero c'è
stata ressa in un reparto vissuto anche da altri. Ho cercato serenità
per me e per gli stessi operatori”.
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