giovedì 17 novembre 2016

EQUITAZIONE. TUCCI TEAM KO A VERONA

SALTO AD OSTACOLI, ULTIMO POSTO MELLA COPPA DELLE REGIONI
Manuel Staffieri a Caserta
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17.11.16
POLICORO – “A Verona, nella Coppa delle Regioni di salto ad ostacoli, è andata male per la squadra del Tucci team tanto che siamo arrivati all'ultimo posto”. Lo ha dichiarato alla Gazzetta del mezzogiorno uno sconsolatissimo Vincenzo Tucci, responsabile tecnico dell'Associazione sportiva dilettantistica presieduta da Rossana Conte. “Ad una una buona prima manche – ha spiegato il nostro interlocutore - chiusa con dodici penalità e col percorso netto di Martina Bloise, ha fatto seguito il crollo nel secondo giro. Proprio il cavaliere da cui ci aspettavamo di più, Manuel Staffieri (impostosi poche settimane prima nella gara internazionale “Coppa d'oro”, nella Reggia di Caserta, ndr) ha collezionato otto penalità nella prima manches ed è stato addirittura eliminato nella seconda. Gli altri due componenti della squadra erano Fabrizio Didone e Maria Vitelli. Ora i nostri concorrenti nella kermesse veronese si prenderanno una pausa di riflessione. Il resto della squadra continuerà nel consueto lavoro”. Ma perchè il crollo? Così, Tucci, severissimo, sulla sua pagina facebook: “Quando si esce sconfitti dal campo lo si fa tutti insieme, cavalieri, cavalli, tecnici, genitori. Le mie responsabilità: mi sono fatto influenzare dalle scelte di alcuni miei colleghi tecnici, variando la preparazione dei miei binomi, ingolfando la parte finale, con impegni agonistici troppo ravvicinati. Ed ho sottovalutato il viaggio dei nostri cavalli, non abituati a lunghe trasferte. Ma la mia squadra non hanno messo messo in campo la grinta e la determinazione che abbiamo come marchio di fabbrica: “Tucci team”. Ho visto facce smorte, timorose, ansiose, mentre alcune erano troppo sicure. Non doveva accadere. Nello sport le sconfitte fanno male, di sicuro fanno crescere e imparare, ma le ferite restano. Perciò, dovremmo lavorare tutti per non incappare in prestazioni che hanno sfiorato il ridicolo”.

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