Un paziente in barella nel reparto medicina di Policoro (foto Cittadinanzattiva Basilicata) |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.1.17
POLICORO
“A Nola i malati in pronto soccorso venivano curati sul pavimento
mentre qui da noi almeno in dieci al giorno nel reparto di medicina
interna sono costretti in barella”. Lo ha denunciato Maria
Antonietta Tarsia, segretaria regionale di Cittadinanzattiva, in una
lettera aperta inviata, tra gli altri, al presidente della Regione,
Marcello Pittella, ed al direttore generale della Asm, Pietro Quinto.
Nella nota l'esponente del movimento di volontariato ha segnalato
come “le
difficoltà in cui versa il Servizio sanitario pubblico appaiano
sempre più gravi. La carenza di posti letto si va diffondendo. Tanto
che dalla citata unità operativa del nosocomio jonico sono anche
molti i ricoverati che vengono spostati in reparti diversi da quelli
attinenti alla loro malattia. E ciò determina gravissimi disagi per
pazienti e familiari”. Ma ci sarebbe di più: “Alla carenza dei
posti letto si aggiunge la non buona abitudine di prolungare ricoveri
non per praticare attività curative ma per tenere l’infermo in
sosta in attesa di recarsi in altre strutture. E’ una abitudine che
non più tollerabile perché danneggia altri pazienti con
ripercussioni sull’intero servizio. Un tale stato di cose determina
permanente tensione anche nel rapporto tra i familiari dei degenti e
i medici che non sempre hanno risposte alle richieste riguardanti la
salute dei loro congiunti”. Che fare? Nella sua “lettera aperta”
Tarsia ha chiesto di adottare due provvedimenti: “Il primo riguarda
il necessario adeguamento dei posti letto. Il secondo provvedimento
deve riguardare la durata delle degenze soprattutto con riferimento
al fatto che non è possibile mantenere in situazione di ricovero
pazienti che devono essere trasferiti altrove. Su tale ultima
circostanza la Direzione sanitaria dovrà valutare se la durata di
alcuni ricoveri, che sembra essere mediamente più lunga rispetto a
quella di altre strutture, sia giustificata o meno. In tal caso
dovranno essere adottati i provvedimenti più idonei al fine di
riportare le attività entro i limiti della normalità ed
eventualmente evidenziare alle autorità competenti fatti e
circostanze che potrebbero integrare episodi ed elementi di danno
erariale”. E' tutto? No. “Per ultimo – ha concluso
Cittadinanzattiva - va evidenziata l'insufficienza del personale che
da tempo opera in carenza di organico e ciò con grande disagio degli
infermi e dei lavoratori”.
Un paziente in barella nel reparto medicina di Policoro (foto Cittadinanzattiva Basilicata) |
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