mercoledì 25 gennaio 2017

ROTONDELLA. LETTERE DI LICENZIAMENTO PER 21 LAVORATORI DELL'ITREC

ED IL DECOMMISIONING LANGUE
Bidoni di scorie custoditi alla Trisaia

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.1.17


ROTONDELLA – Quello che non ti aspetti. I segretari di Filcams Cgil, Cgil, e Filctem Cgil di Matera, Angelo Vaccaro, Eustachio Nicoletti e Maurizio Girasole, hanno reso noto di aver chiesto un incontro urgente al presidente della Regione, Marcello Pittella, ed al direttore generale per le politiche di sviluppo, per esaminare il licenziamento di 21 lavoratori impiegati nel sito atomico Itrec della Trisaia deciso dalla Sogin, la spa pubblica incaricata delle operazioni di smantellamento. “Le maestranze che hanno ricevuto le lettere di licenziamento, efficace a partire dal 31 gennaio – hanno dichiarato i tre sindacalisti - prestano attività di servizio fondamentali per la sicurezza del sito. Alla preoccupazione per la perdita di posti di lavoro, si aggiunge, perciò, l’emergenza che si determinerebbe per un depotenziamento di attività che riteniamo fondamentali per la gestione dei sistemi di sicurezza che Sogin deve garantire e per i quali si è impegnata con le istituzioni locali e regionali”. Solo pochi mesi fa, nel giugno scorso, proprio i vertici della società, in audizione al Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), fornirono “rassicurazioni importanti" sulla sicurezza dei siti italiani del settore atomico, Rotondella compresa, dal rischio di attacchi terroristici. Da qui la “levata di scudi” della Cgil che ha chiesto alla Regione di convocare il tavolo della trasparenza. “Si porta a conoscenza, inoltre – hanno concluso Vaccaro, Nicoletti e Girasole - che è stato dichiarato lo stato di agitazione delle maestranze con un sit-in davanti ai cancelli Sogin-Enea”. La notizia dei licenziamenti arriva a pochi giorni da altre sul sito Itrec venute fuori dalle audizioni che presidente ed ad della società hanno tenuto davanti alla Commissione industria del Senato e davanti a quella attività produttive della Camera da cui si evincono ritardi nelle operazioni di messa in sicurezza del centro atomico dismesso ubicato nel cuore del Metapontino.

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