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| La carcassa del bu andato a fuoco |
NOVA SIRI – Bus in fiamme sulla Jonica, svincolo di Nova Siri Sud, con 30 ragazzi a bordo. Tutti illesi. Ma la paura è stata tantissima. Quando le fiamme, alle 14.15 di ieri, si sono originate dal retro, vano motore, l'autista ha bloccato il mezzo consentendo ai ragazzi, studenti di Nova Siri e Rocca Imperiale provenienti da Marconia, di mettersi in salvo. E' stato dato subito l'allarme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, per le operazioni di spegnimento, e gli agenti del Commissariato di Polizia di Policoro, coordinati dal dirigente Roberto Cirelli, che con l'ausilio di Polizia stradale e carabinieri, hanno controllato l'intenso traffico. Sulla Jonica una scena sconvolgente con le fiamme che divoravano il pullman da cui si levava una grande colonna di fumo. Sul posto anche i genitori che hanno provveduto al rientro a casa dei figli. Così, la carcassa bruciata ha dato la “misura” del pericolo corso da quanti erano sull'autobus. La vicenda ha fatto tornare alla mente quanto accaduto al bus degli studenti ungheresi, a Verona, con 16 morti. Per fortuna, qui non c'è stato alcun ferito. Un corto circuito è stato, forse, alla base del rogo. Sull'accaduto l'on. Cosimo Latronico (Cor), ha dichiarato: “L'episodio del pullman della ditta Liscio andato a fuoco è un segnale allarmante. L'evento obbliga le autorità, Regione in testa, all'immediata verifica dello stato degli autobus del trasporto pubblico. Le notizie che ci arrivano sono allarmanti e direbbero di mezzi vetusti in violazione alle esigenze di sicurezza. Chiederò al Governo un’indagine sullo stato di affidabilità dei mezzi del trasporto pubblico in Basilicata”.
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