LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 16.2.17
POLICORO – “Smetto il mio sciopero della fame, al
sesto giorno, su consiglio pressante dei medici che mi hanno seguito.
Ma non smetto sicuramente nella mia battaglia per la riapertura della
scuola materna di via Monte Rosa ed il ritorno dei bambini
“deportati” in un altro plesso, in 30 metri quadrati, senza
sicurezza, con difficoltà anche per operatori e corpo decente. Se il
1 marzo prossimo l'asilo non riaprirà occuperò ad oltranza
l'ufficio del sindaco Rocco Leone”. Così, alle 13 in punto di
ieri, Ottavio Frammartino, blogger e portavoce del movimento Policoro
è tua, ha annunciato lo stop, dopo sei giorni, al suo sciopero
estremo attuato proprio davanti ai cancelli dell'istituto scolastico
in fase di ultimazione. Ma ecco altre dichiarazioni del bellicoso
protestatario: “E' valsa la pena della mia manifestazione. Tutti si
sono dati da fare per chiudere questa vicenda. E si è aperto il
dibattito sul diritto dei bambini ad una struttura idonea alla loro
piccola età. Leone si è impegnato, ancora una volta: Monte Rosa
dovrebbe riaprire all'inizio di marzo. Se questo accadrà, sarò
felice per i bambini e per la comunità intera. Altrimenti...”. Ma
cosa ha gratificato di più il nostro interlocutore? “La visita di
un gruppo di ragazzi. Mi hanno portato dei sali minerali da bere. Un
bel gesto. Poi, la solidarietà e la vicinanza di amici di tantissime
battaglie”. E cosa non le è piaciuto di più? C'è stato chi ha
scritto di “sciopero insignificante”: “I cittadini sono liberi
di fare tutti i loro commenti, ci mancherebbe altro. Mi è
dispiaciuta di più, però, la poca sensibilità di Leone che ancora
una volta è andato sul personale travalicando i limiti della
polemica politica”. Allora? Frammartino: “Allora stop al mio
digiuno ma non alla battaglia. Appuntamento al primo marzo”.
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