giovedì 23 febbraio 2017

POLICORO. LA GUARDIA DI FINANZA HA SEQUESTRATO 105.120 CESTINI CON MARCHIO CONTRAFFATTO “CANDONGA DI BASILICATA” E 1.261 FASCETTE ASPORTATE DAI CONTENITORI RIPIENI DI FRAGOLE AD UNA AZIENDA DI METAPONTO



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.2.17

POLICORO – La Guardia di finanza ha sequestrato nei giorni scorsi oltre 106.000 prodotti d’imballaggio per fragole recanti il marchio contraffatto “Candonga di Basilicata” più 1.261 fascette asportate da contenitori di “oro rosso” dell'arco jonico lucano in una azienda di commercializzazione di ortofrutticoli di Metaponto. Ci risiamo, dunque, con le accuse di falsificazione di un marchio registrato a tutela del mercato nel settore agricolo. Il “timbro” in questione, di proprietà della “Planitalia srl” di Policoro, è stato depositato a tutela di una qualità di fragola, la “Cultivar Sabrosa”, un prodotto d’eccellenza del Metapontino. Insomma, il brand “Candonga di Basilicata” certifica la garanzia della qualità e dell’origine di un prodotto che, rispettando requisiti di coltivazione, produzione e commercializzazione, diviene particolarmente ricercato sui mercati. Da qui l'operazione anti falsificazione dei “baschi verdi” policoresi che ha consentito l’individuazione di un deposito nel quale erano immagazzinate confezioni di fragole già pronte per la distribuzione sui mercati. Da un preliminare esame degli imballaggi, le Fiamme gialle hanno rilevato che i cestini di fragole contenuti nelle cassette erano provvisti di una fascetta recante il marchio registrato. Gli immediati accertamenti esperiti presso la società titolare dello stesso confermavano che l’azienda di Metaponto sotto controllo non era stata autorizzata a riprodurre ed utilizzare il marchio in questione. I finanzieri, perciò, hanno perquisito i locali aziendali rinvenendo ulteriori imballaggi, ancora vuoti, anch’essi muniti di fascette col marchio contraffatto. A conclusione delle operazioni, perciò, sono stati posti sotto sequestro 105.120 cestini e 1.261 fascette asportate dai contenitori ripieni di fragole. Il titolare della ditta controllata è stato segnalato alla Procura della Repubblica per “detenzione per la vendita di prodotti con marchi contraffatti o alterati”, reato punito dal codice penale.

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