lunedì 6 febbraio 2017
POLICORO. NOSCORIE TRISAIA E IL RITROVAMENTO DELLA STATUETTA ELLENICA (DI AFRODITE, DEA DELLA BELLEZZA?) NEL GOLFO DI TARANTO: “NO ALL'AIR GUN NELLE AREE D'INTERESSE ARCHEOLOGICO”
POLICORO
- “No all'air gun (tecnica
di ricerca petrolifera con spari di aria compressa nei fondali marini
con intensità sino a 260 decibel, ndr) nel
Golfo di Taranto per proteggere aree di grande interesse
archeologico. Tanto che solo pochi giorni fa è stata rinvenuta una
statua ellenica di media altezza perfettamente conservata
raffigurate, probabilmente, Afrodite, la dea della bellezza”. La ha
sostenuto l'associazione ambientalista Noscorie Trisaia dopo il
ritrovamento nel mar Jonio, vicino a Capo San Vito, Taranto, di un
reperto ritenuto dagli studiosi di grandissimo interesse.
Un'ulteriore testimonianza di fondali ancora tutti da scoprire. “Si
tratta – ha sostenuto il gruppo nato nel 2003 per opporsi al
Deposito unico nazionale delle scorie nucleari a Scanzano Jonico –
di aree di potenziale interesse archeologico visti gli intensi
traffici navali nella Magna Grecia o come descritto dallo studio
Archeomar del ministero dei Beni culturali, bloccato per mancanza di
fondi. La scoperta, oltretutto, è arrivata in concomitanza con un
convegno svoltosi a Potenza dove si sono esaltate le scoperte fatte
grazie ai lavori petroliferi. Domanda spontanea: siamo di fronte ad
una nuova frontiera di promozione dell’archeologia grazie al
fossile o ad una nuova professione, quella degli archeofossili?”
Una frecciata ironica da parte di Noscorie che, così, ha concluso:
“Il
ritrovamento della statua nello Jonio ci ricorda quello dei bronzi di
Riace. Domandiamo al ministro Dario Franceschini: è su questi
reperti che si vuole sparare con l'air gun? Chi fa convegni con le
compagnie petrolifere perché non fa incontri anche per tutelare i
reperti marini dagli spari di aria compressa?
Per
scoprire giacimenti archeologici ci sono tecnologie non invasive che
non chiedono di sventrare il territorio con trivelle o con oleodotti
che segneranno l'ambiente per sempre. Aree queste ultime che
difficilmente saranno meta di turisti. Nessuno fa turismo vicino a
trivelle, oleodotti o centri oli maleodoranti”.
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