CHIESTO UN TAVOLO CON
LA REGIONE BASILICATA
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 21.4.17
SCANZANO JONICO - “Il prezzo delle fragole ai
produttori non era mai stato così basso come in questi giorni tanto
da scendere sotto l'euro a chilo. Un problema derivato dalla
concentrazione della produzione seguita ai giorni di caldo prima di
Pasqua. Ed i fragolicoltori hanno anche il problema della mancanza
della manodopera per la raccolta”. Lo ha detto Nicola Serio,
presidente regionale vicario della Confederazione italiana
agricoltori, confermando che il 2017, sinora, è stato l'anno
horribilis per i coltivatori del Metapontino. Ma in molti sono
intervenuti sul problema che rischia di fare crollare la produzione
dell'“oro rosso” dell'arco jonico lucano. “Quella che doveva
essere per la fragola la settimana di buoni risultati di vendita, sia
per i consumi più elevati legati alla Pasqua sia per la campagna
nazionale pubblicitaria della Candonga, si è rivelata come una
settimana di passione per i produttori e la filiera”, ha dichiarato
il vice presidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio (FI).
Ed Antonio Cotugno, dirigente della sezione di Scanzano Jonico della
Coltivatori diretti, ha sostenuto che “molti nostri associati
stanno pensando di non raccogliere più il prodotto maturo sia per i
prezzi bassi sia per la mancanza di manodopera”. Insomma, quella in
corso si profila come una annata difficilissima per quegli
imprenditori che avevano puntato sulla fragola per la ripresa. Ma c'è
una possibilità di rilancio? Serio si è detto fiducioso: “Abbiamo
un mese e mezzo per recuperare. Il freddo di questi giorni può
aiutarci perchè sta bloccando la maturazione del prodotto. Le
fragole rosse, però, vanno raccolte, magari per l'industria. Se le
portiamo sui mercati adesso ci facciamo male”. Nell'attesa si
cercano strade contro la crisi. Claudio Scarnato, produttore e
consigliere comunale di Scanzano Jonico, ha chiesto all'assessore
regionale all'agricoltura, Luca Braia, di convocare “subito un
tavolo aperto a organizzazioni agricole, istituzioni e operatori, per
discutere di misure urgenti per fronteggiare la paralisi di mercato”.
E Castelluccio ha proposto “una linea di credito agevolato, magari
affidando ogni compito a Sviluppo Basilicata, per una forma di
prestito quinquennale ai fragolicoltori, secondo uno specifico
regolamento che tenga conto delle superfici coltivate e dei costi
aziendali sempre più crescenti anche per la manodopera da
impiegare”.
LA DOMANDA POSTA DA GIUSEPPE CORRADO (CONFAGRICOLTURA) ALL'ASSESSORE BRAIA: “CONFEZIONI DA MEZZO KG A 0,99 EURO. CHI CI GUADAGNA?”
NOVA SIRI - “Ma la Regione con chi sta: con i fragolicoltori o con l'indotto visto che il 2017 sarà ricordato come l'anno horribilis per i prezzi delle fragole?” E' la domanda posta all'assessore regionale all'agricoltura, Luca Braia, da Giuseppe Corrado, delegato al settore ortofrutta della Confagricoltura di Basilicata, tra i primi a lanciare l'allarme per la settimana di passione dell'oro rosso del Metapontino. Corrado: “Nei supermercati si vendono confezioni da mezzo kg a 0,99 euro e, per alcune varietà, a 2,99 al kg. Ma ai produttori va meno del 50%. Chi ci guadagna? Non certo il fragolicoltore ma tutto l'indotto che ruota attorno (piantine, serre, impianti irrigui, filiera della commercializzazione). Chissà se gli agricoltori saranno capaci di rientrare dalle spese pari a circa 50mila euro l'ettaro. Ormai essi sono mezzadri di fatto e proprietari solo formali dei loro terreni”.
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