CALCIO. SITUAZIONE INCERTA NEL REAL METAPONTINO. TRUPO: “AL MOMENTO NON POSSO DIRE NULLA. A BREVE INCONTRERO' CASALNUOVO. DECISIONE PRIMA DELLO SCADERE DELLE ISCRIZIONI: 12 LUGLIO”
FRANCO TRUPO
TRIBUNA GREMITA PER LA FESTA SERIE D
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.5.17
POLICORO – “Non posso dire nulla. A breve
incontrerò Pasquale Casalnuovo. La decisione sul futuro della
società sarà assunta prima dello scadere delle iscrizioni alla
serie D, il 12 luglio prossimo”. Lo ha detto il presidente del Real
Metapontino, Franco Trupo, raggiunto telefonicamente in una pausa
dell'incontro dei playoff per l'interregionale tra Lagonegro e San
Giorgio a Cremano. Così, gli abbiamo chiesto se seguisse quella gara
per visionare qualche giocatore da ingaggiare il prossimo anno. La
risposta è stata un sorriso. Abbiamo incalzato. Dopo le
dichiarazioni di Casalnuovo, il “patron” della società, che ha
annunciato “la fine del del Real Metapontino con nessuna serie D ma
ritiro dalle competizioni”, cosa si fa? “Ripeto – ha risposto
il nostro interlocutore – per ora non posso dire niente. Siamo in
una fase interlocutoria. Da chiarire. Entro il 12 luglio la
decisione”. Insomma, i problemi ci sono ma non si vogliono clamori.
Tra le questioni da affrontare, oltre quella economica, ci sono
quelle del terreno di gioco dello stadio “Rocco Perriello”,
veramente infame, e dei necessari adeguamenti alle strutture per
renderle idonee alla D. Ci sono già stati incontri tra società e
Comune? “No – ha risposto Trupo -. Intanto è ancora in corso il
campionato di seconda categoria in cui milita il Policoro Calcio
(iconcluso ieri, ndr) e poi ci sono le elezioni l'11 giugno. Occorre
attendere il loro esito per avere l'interlocutore giusto”. Già, il
ragionamento fila. La questione dello stadio è importante per il
Metapontino non solo per l'aspetto economico, poiché disputare le
gare interne fuori casa significherebbe un esborso aggiuntivo, quanto
per quello di fidelizzazione del pubblico. Nell'ultima giornata del
campionato, quella della festa promozione, le tribune erano piene
come mai. Far giocare molti calciatori locali e legarsi alla città
hanno pagato. Il futuro? Chissà.
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