domenica 14 maggio 2017

ROTONDELLA. FUSTI RADIOATTIVI DALLA EX CEMERAD DI STATTE (TARANTO) ALLA TRISAIA? IL SINDACO AGRESTI: “PRONTI ALLE BARRICATE”

I fusti con scorie radioattivi nel magazzino della ex Cemerad

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.5.17

ROTONDELLA - “I rifiuti radioattivi stoccati nel capannone della ex Cemerad, a Statte (TA), saranno trasportati dalla Sogin spa, incaricata della loro rimozione, nel sito atomico dismesso Itrec della Trisaia, in fase di messa in sicurezza da parte della stessa società di proprietà dello Stato”. E' la voce circolata su alcuni siti web del tarantino nelle ultime ore e giunta anche al sindaco Vito Agresti (Impegno comune) che, interpellato a proposito, ha parlato di “una ipotesi che non esiste. Ho letto i link su alcuni siti di Taranto e provincia ma non è vero nulla. Dirò di più: se anche fosse solo ventilata questa possibilità noi saremmo pronti alla barricate più che non per quanto accadde contro il Deposito unico delle scorie nucleari a Scanzano Jonico. Noi abbiamo già il nostro sito radioattivo dismesso che ci pesa da anni. Anzi, colgo l'occasione per invitare la Sogin ad accelerare le operazioni di decommissioning. Operazioni che saranno al centro del tavolo della trasparenza convocato alla Regione per il 17 maggio prossimo. Sarà l'occasione anche per smorzare definitivamente le voci provenienti da Taranto”. “Rumors” di cui la Gazzetta ha voluto parlare anche con una fonte Sogin che ha ribadito la posizione del sindaco Agresti spiegando che alla Cemerad non è impegnata la Sogin spa ma la Nucleco, una società del gruppo. Sarebbe da escludere, tuttavia, qualsiasi arrivo di materiali radioattivi di altri siti alla Trisaia. Già. Allora perchè la bonifica di Statte è stata associata a Rotondella? Perchè secondo il cronoprogramma stabilito per gli interventi nell'area di Taranto la rimozione dei fusti dall'ex Cemerad dovrebbe cominciare in questi giorni con il vecchio manufatto sottoposto a vigilanza armata. I primi bidoni radioattivi ad essere rimossi ed allontanati dovrebbero essere i 79 contenenti filtri e sorgenti già preventivamente catalogati e identificati. Già ma allontanati per dove? Non si sa. Nell'area del deposito dismesso sono stoccati, da oltre 15 anni, 16.724 fusti. Di questi, 3.334 contengono rifiuti radioattivi mentre nei rimanenti 13.380 ci sono materiali decaduti. Il problema è stato anche oggetto di azioni specifiche della Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti che ne ha sottolineato la pericolosità e l'impatto ambientale. E nella legge 20 del 2015 sono stati stanziati 10 milioni per la messa in sicurezza e la bonifica del sito.


SI RIUNIRÀ ALLA REGIONE, A POTENZA, MERCOLEDÌ, IL TAVOLO DELLA TRASPARENZA SUL DECOMMISIONING

ROTONDELLA – Il Tavolo della trasparenza sul decommissioning all'Itrec della Trisaia è stato convocato dall'assessore regionale all'ambiente Francesco Pietrantuono per mercoledì, alle ore 10, a Potenza, nella sala “Verrastro” della presidenza della Giunta. L'invito è stato recapitato ai vertici della Sogin spa, al prefetto di Matera, agli organismi di controllo, ai sindaci del Metapontino, alle organizzazioni sindacali e professionali, alle associazioni ambientaliste. Il “Tavolo” era stato chiesto dal movimento ScanZiamo le scorie dopo la notizia della Gazzetta sul blocco dei lavori alla “fossa irreversibile”, un monolite in cemento con rifiuti radioattivi, e su quello della progettazione dei due cask necessari al trasporto delle barre di Elk River. Richiesta analoga era stata fatta anche da Maurizio Girasole, segretario della Filctem Cgil di Matera, e dall'on. Cosimo Latronico (DI).

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