lunedì 15 maggio 2017

SCANZANO J. QUESTIONE PETROLIO IN BASILICATA. SCANZIAMO LE SCORIE CONTINUA NELLA SUA RACCOLTA FIRME PER LO STOP ALLE TRIVELLE ED AL COVA. E NOSCORIE TRISAIA REPLICA AL PREMIER GENTILONI: “GOVERNO PROVINCIALE. LA POLITICA VERA NON E' UN FAKE”

SCANZIAMO LE SCORIE IN SIT IN
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 15.5.17

SCANZANO JONICO – Questione petrolio in Basilicata in “salsa” Metapontina. L'associazione ScanZiamo le scorie ha deciso di continuare nella raccolta firme per lo stop definitivo alle trivelle ed al Centro oli Val d'Agri (Cova) mentre Noscorie Trisaia ha replicato a muso duro al premier Paolo Gentiloni. Ma andiamo con ordine. “La risposta del governatore Marcello Pittella – ha sostenuto Pasquale Stigliani, portavoce di Scanziamo le scorie - sullo sversamento di 450mila litri di petrolio dal Cova dell’Eni a Viggiano non è sufficiente. Il Centro oli è a pochi metri dall'Agri e dalla diga del Pertusillo. “L’estrema attenzione” della Regione non ci rende sereni rispetto alla contaminazione del suolo e delle acque sotterranee. Non si possono mettere a rischio l’agricoltura e il turismo che producono ricchezza e sviluppo locale”. Da qui, l'avanti con la moratoria: “Abbiamo già raccolto 4200 firme con la petizione online “Fermiamo i pozzi di petrolio in Basilicata” (goo.gl/V7Z2mU) sulla piattaforma change.org . Rivolgeremo la richiesta anche al premier Paolo Gentiloni ed ai ministri Carlo Calenda e Gian Luca Galletti chiedendo di cancellare ogni riferimento al petrolio lucano nella Strategia energetica nazionale”. Cancellazione per cui hanno firmato il comico-politico del Pd, Dino Paradiso; gli scienziati Giorgio Nebbia e Massimo Scalia; il geologo Mario Tozzi; la giornalista della Rai 3, Isabella Mezza; i gruppi musicali Krikka Reggae e Sud sound system. Stigliani: “Noi insistiamo. Petrolio in Basilicata? Grazie, no”. Ed a Gentiloni che aveva dichiarato “Eni è un modello anche in termini di responsabilità sociale. Poi puo' esserci qualche polemica, qualche critica, spesso frutto del provincialismo che ogni tanto attraversa il nostro Paese” così ha replicato Noscorie: “Se l’Eni è un modello di responsabilità sociale mentre i cittadini lamentano da anni l’incompatibilità ambientale del petrolio in Basilicata quale modello di responsabilità verso la popolazione meridionale nel rispetto della Costituzione ha il Governo Gentiloni? Il presidente del Consiglio che parla di critiche provinciali rispetto a un problema sollevato da anni in tema di tutela della salute pubblica, dell’ambiente e delle economie locali, non guarda alla questione in tutta la sua gravità comportandosi, quindi, egli stesso da provinciale. Per favore, evitiamo che la politica diventi un fake”. 



TRIVELLAZIONI NELLE ACQUE DEL MAR JONIO IN GRECIA: LE OSSERVAZIONI DI NOSCORIE TRISAIA E MEDITERRANO NOSCORIE AL GOVERNO TSIPRAS

POLICORO – Stop alle trivelle nello Jonio italiano ma anche greco. Per questo Noscorie Trisaia e Mediterraneo Noscorie hanno inviato al ministero dell’ambiente Gian Luca Galletti loro osservazioni nel procedimento di consultazione transfrontaliero avviato dal Governo greco sulle istanze di trivellazione nelle sue acque territoriali. Ecco il messaggio delle due associazioni al Governo Tsipras: “Lo Jonio ci unisce e lega i nostri popoli in una storia millenaria. Gli ecosistemi sono delicati, le correnti sono chiuse. Lo Jonio è a rischio sismico e ricco di reperti archeologici, di delfini e balenottere e di ogni specie marina. Il petrolio è a termine e non porta ricchezza come la cultura, la pesca, il turismo. Chiediamo alla Grecia di fermare le trivellazioni nello Jonio come abbiamo fatto fino ad oggi in Italia applicando il principio di precauzione sancito dalla Comunità europea”.

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