LAVORI IN CORSO ALL'ITREC DELLA TRISAIA |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.7.17
SCANZANO JONICO -
“Via i rifiuti radioattivi, anche quelli americani, custoditi
all'Itrec di Rotondella dalla Basilicata”. Lo ha chiesto il
portavoce dell'associazione ScanZiamo le scorie, Pasquale Stigliani,
ricordando come in Consiglio regionale ci sia una mozione mai
discussa con motivazioni contro l’ubicazione in regione del
Deposito unico nazionale. “Mozione – ha precisato l'esponente
antinucleare – che, su nostra iniziativa, approvarono lo scorso
anno i Comuni lucani di Scanzano J., Rotondella, Policoro, Montalbano
J., Tursi, Santarcangelo, Matera, e quelli pugliesi di Altamura,
Gravina, Santeramo, Irsina, Spinazzola e Poggiorsini. Documento che
auspichiamo venga inserito al più preso all’ordine del giorno
della massima assemblea elettiva territoriale dove è stato
presentato dai consiglieri Roberto Cifarelli e Gianni Perrino”. Ma
perchè l'ennesimo appello da parte dell'associazione nata il 13
novembre 2003, lo stesso giorno in cui il Governo Berlusconi decideva
di ubicare il cimitero delle scorie nucleari d'Italia nei depositi di
salgemma di Terzo Cavone? “Perchè – ha risposto Stigliani – il
ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha annunciato la
pubblicazione del Programma nazionale per la gestione del
combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi. Un documento in cui
sarà decisa la sorte di tali materiali. Dalla pubblicazione ci
saranno 60 giorni per presentare osservazioni e pretendere che al
termine della messa in sicurezza la Basilicata sia liberata dalle
scorie presenti per essere trasferite al Deposito nazionale. Tutte le
parti interessate, in particolare la Regione, che, sinora, ha fatto
sentire la sua assenza, devono partecipare al processo di
consultazione per ottenere dal Governo l’allontanamento dal
territorio lucano dei rifiuti radioattivi”.
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