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ITREC. IL CANTIERE ICPF |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.9.17
ROTONDELLA
– Grosse nubi si addensano sull'impianto atomico dismesso Itrec
della Trisaia. Nubi sottoforma di un possibile contenzioso legale tra
la Sogin, la spa pubblica incaricata dal Governo del decommisionig
dei siti dell'ex nucleare italiano, e la Saipem, la società tra i
più importanti contractor a livello mondiale nella costruzione e
manutenzione di infrastrutture al servizio dell'industria petrolifera
e non solo e con una operatività in tutti i continenti. Ebbene nei
giorni scorsi
il Consiglio di amministrazione di Sogin ha deciso di avvalersi delle
clausole risolutive espresse verso il Raggruppamento Temporaneo di
Impresa (RTI), di cui è mandataria Saipem, riguardo il contratto di
appalto per la realizzazione del Complesso Cemex all'interno
dell'impianto Eurex di Saluggia (Vercelli). Cosa c'entra Rotondella?
C'entra perchè nella stessa riunione “il Cda ha preso atto di una
serie di gravi inadempimenti e ritardi da parte del RTI, di cui è
mandataria Saipem, impegnato nel sito Itrec nella realizzazione
dell'ICPF (Impianto di Cementazione Prodotto Finito), composto da un
edificio di processo e da un deposito temporaneo per lo stoccaggio
dei manufatti prodotti”. Sogin, pertanto, ha diffidato ad adempiere
l’appaltatore “affinché porti a termine nell’impianto lucano
una serie di attività, alcune delle quali ferme da quasi un anno”.
Diffida che, risulta alla Gazzetta, scadrà entro la fine di
settembre. Come finirà? Facile prevedere, salvo ulteriori colpi di
scena, un contenzioso che potrebbero finire in tribunale. Ed i lavori
di messa in sicurezza che fine faranno? E' la domanda alla base di
alcune interrogazioni parlamentari. L'on. Cosimo Latronico
(DI) si è rivolto al ministro dello sviluppo economico, Carlo
Calenda, manifestando preoccupazioni per il possibile licenziamento
di circa sessanta dipendenti ed un notevole ulteriore ritardo sui
programmi generali di smantellamento di Saluggia e Trisaia. Gli on.
Roberto Simonetti e Stefano Allasia, della Lega, invece, si sono
rivolti a Calenda ed al ministro del tesoro, Carlo Padoan, chiedendo
di conoscere quali iniziative intendano mettere in atto affinchè la
scelta alternativa che sarà identificata da Sogin dopo la
risoluzione del contratto con Saipem possa coordinarsi con i
programmi del Governo per la realizzazione del deposito nazionale.
Non resta che attendere, almeno per Rotondella, il 30 settembre
prossimo.
NOSCORIE
TRISAIA: “INQUINAMENTO DA TRIELINA E CROMO ESAVALENTE, QUANDO SI
ATTIVANO GLI ENTI?”
“Quando
si attiveranno le istituzioni locali contro l'inquinamento da
trielina e cromo esavalente nel sito Enea-Sogin della Trisaia?”. E'
la domanda che ha posto l'associazione Noscorie Trisaia dopo la
denuncia della migrazione esterna all'area del triclorometano e di
quella possibile del cancerogeno cromo esavalente. “E’ da tempo
che sulla contaminazione chimica nel sito – ha continuato la sigla
antinucleare - sollecitiamo i sindaci di Rotondella, Nova Siri e
Policoro, a non perdere tempo sul caso denunciato nel 2015. E’
inammissibile che una caratterizzazione duri due anni per non sapere
nulla all’ultimo Tavolo della trasparenza e sapere dalla denuncia
di un consigliere regionale (Gianni Perrino, del M5s, ndr) che la
situazione è critica e deve essere arginata con barriere
impermeabili. Il tempo chiarirà le responsabilità e nessuno potrà
dire – ha concluso Noscorie - io non sapevo”.
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