LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 2.9.17
SCANZANO JONICO –
Per tutti il cantiere in mezzo ai frutteti è il “mausoleo”. Si
tratta della costruzione in cui dovrebbe, condizionale d'obbligo,
sorgere la Città della pace per i bambini vittima dei conflitti. Una
realizzazione proposta dal premio Nobel per la pace del 1976,
l'irlandese Betty Williams, nell'area dove il Governo Berlusconi del
2003 voleva realizzare il cimitero dei rifiuti nucleari d'Italia.
“Qui
dove doveva arrivare la morte – disse Williams - sorgerà la vita.
Proporrò alla Regione di realizzare qui la Città per i bambini che
volevo realizzare in Palestina”. E la Regione, entusiasta, accettò.
Così il Comune. Ma tra il dire al fare c'è di mezzo il mare. Il
progetto originario fu allargato da Scanzano al territorio regionale
con il suo Centro di accoglienza a Sant'Arcangelo. Già centinaia di
famiglie di rifugiati politici sono stati ospitati nel comune del
Potentino. Qui, invece, nei pressi del sito che doveva diventare
cimitero radioattivo, c'è la costruzione, incompiuta, tra i
frutteti. E' il primo intervento del “Centro di eccellenza per la
ricerca e lo sviluppo scientifico” con annesse attività dedicate a
formazione, musica e sport. Il complesso edilizio, spesa finanziata
dalla Regione il 19 novembre 2007 con 4.400.000 euro, una volta
ultimato sarà composto da laboratori, aule, biblioteca, sala
conferenze, saloni tecnologici, disposti in modo da abbracciare una
piazza centrale. Negli spazi aperti saranno costruiti impianti
sportivi, aree verdi, parcheggi, un parco fotovoltaico. Ma i soldi,
si sa, non bastano mai. I lavori furono consegnati il 21 luglio del
2010 per un importo di 2.800.000 euro con ultimazione prevista del
primo stralcio funzionale il 16 giugno del 2011. Invece? Invece le
opere eseguite non sono state ultimate nella data prevista ma nel
2015 e non sono affatto funzionali. Al momento sono inaccessibili con
un cancello che sbarra l'accesso al cantiere. Di quell'appalto,
altresì, è residuata una economia di spesa di 1.100.000 euro che la
Regione, il 9 settembre 2015, ha autorizzato, su richiesta del
Comune, soggetto attuatore, ad investire previo un progetto esecutivo
di completamento parziale di pari importo. Ed è del 25 gennaio
scorso la nomina da parte dell'Ufficio tecnico del Responsabile unico
del provvedimento e del direttore dei lavori. Ma dell'appalto non si
sa nulla. Ed i ritardi attorno al “mausoleo” si accumulano.
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