LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.10.17
POLICORO - “Il
tribunale di Matera ha messo fine alla vicenda che ebbe inizio nel
lontanissimo 1997 quando, a seguito del commissariamento della Cassa
rurale ed artigiana del centro jonico, l'intero consiglio di
amministrazione e tutto il collegio sindacale, dopo essere stati
inquisiti per falso in bilancio, subirono anche una azione di
responsabilità per circa 5 miliardi delle vecchie lire”. Lo ha
reso noto l'avvocato Gianni Di Pierri ricordando che “il
procedimento penale fu immediatamente definito con il proscioglimento
di tutti gli indagati mentre in sede civile sono occorsi 18 lunghi
anni (la causa ebbe inizio, infatti, nel 1999) alla fine dei quali il
Tribunale di Matera ha rigettato integralmente la domanda di danni
intrapresa dal commissario straordinario e proseguita dalla Cassa
rurale di Castellana Grotte che nel frattempo era succeduta alla
originaria banca”. Lo stesso difensore del presidente storico della
Cassa rurale ed artigiana del centro del Metapontino, nonché suo
padre, Michele Di Pierri, e del vice presidente Mario Quinto, ha
manifestato per l'esito del processo “grande soddisfazione”. La
banca in questione è stata tra le prime e più importanti
istituzioni di credito della città rivestendo un ruolo strategico
nel vertiginoso sviluppo della comunità jonica.
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