mercoledì 18 ottobre 2017

ROTONDELLA. CONTAMINAZIONE. IL SOTTOSEGRETARIO VELO (PD) IMPEGNA ENEA E SOGIN. SARANNO RIMOSSI SUBITO SERBATOIO E CONDOTTA DELL'IMPIANTO MAGNOX. INTERROGAZIONE DI LATRONICO (DI), INTERVENTO DI PEDICINI (M5S)

L'AREA ENEA-SOGIN CON I PIEZOMETRI DI ISPEZIONE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.10.17
ROTONDELLA – E' finito al Parlamento nazionale ed a quello europeo l'inquinamento dell'area Enea-Sogin. Nel primo caso è stato l'on. Cosimo Latronico (DI) a rendere nota la risposta ricevuta dalla sottosegretaria all'ambiente Silvia Velo (Pd) ad una sua interrogazione. Nel secondo è stato il portavoce del M5s, Piernicola Pedicini, a parlare di “vergogna indicibile”. Ma andiamo con ordine. Velo: “Sogin ed Enea provvederanno, da subito, a rimuovere il serbatoio e la condotta del dismesso impianto Magnox, individuati quale fonte probabile di primaria contaminazione, previa relazione tecnica, in contraddittorio con l'Arpab. Ed Enea provvederà al tempestivo emungimento dei piezometri che presentano il superamento e a realizzarne ulteriori da spurgare periodicamente, anche ai fini del monitoraggio e di primo intervento di confinamento della contaminazione a carico del cromo esavalente”. Per Latronico “è necessario accelerare la messa in sicurezza dell'area, accertare cause e responsabilità dell'inquinamento, portare a definitiva caratterizzazione il sito, al fine di pervenire alla non più procrastinabile bonifica”. E Pedicini: “I dati sulla contaminazione delle falde acquifere vicine all’impianto nucleare Itrec di Rotondella (inquinanti pericolosi fino a 500 volte superiori al limite normativo) sono allarmanti. Governo, Regione, Comuni, Ispra, Sogin, Arpab, Asl, hanno ignorato la realtà. Si tratta di una vergogna indicibile che ha prodotto danni incalcolabili e imprevedibili alla salute di cittadini ed ai territori interessati. Dov’erano la Regione e il governatore Pittella (Pd) quando già nel 2010 si iniziò a parlare delle contaminazioni radioattive provocate dai monoliti interrati sotto il Centro Enea e del vecchio impianto Magnox degli anni ’80? E cosa ha fatto la Regione quando nel 2015 la Sogin ha ufficializzato la presenza della contaminazione? Perché sono trascorsi tutti questi anni e solo adesso, dopo che sono stati resi noti i drammatici dati sulle falde acquifere inquinate, Regione, Arpab, Sogin ed Enea hanno iniziato ad occuparsi concretamente degli interventi contro l’emergenza? Perché tutto questo avviene dopo decenni? Il M5S continuerà a controllare ed a denunciare le inadempienze e qualsiasi commistione tra istituzioni e lobby collegate”.

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