SCANZANO JONICO. IN CONSIGLIO COMUNALE SCENE DA PARLAMENTO NAZIONALE |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.10.17
SCANZANO JONICO – Il Consiglio comunale come... Montecitorio. Nell'ultima seduta è scoppiata la bagarre tra il gruppo Scanzano conta (centrosinistra) e la maggioranza del Movimento civico scanzanese (Mcs) che sostiene il sindaco Raffaello Ripoli. L'epilogo della dura contrapposizione tra le opposizioni e chi detiene il potere civico su servizio trasporto scolastico, pubblica illuminazione, assistenza sociale. Cominciamo dall'assemblea consiliare. Appena iniziata, Claudio Scarnato ha chiesto la parola per attaccare sull'assenza del servizio di scuolabus dopo decenni. Nel frattempo la consigliera Rossana De Pascalis ha scritto un manifesto, “Scanzano conta vuole gli scuolabus per tutti i bambini. Scanzano vuole vivere”, che ha affisso tra le proteste della maggioranza al banco della sala consiliare. E' dovuto intervenire un vigile urbano per rimuovere il tazebao con Scarnato e De Pascalis che hanno abbandonato l'aula. Animi esasperati, dunque. Sull'assenza dello stesso servizio, infatti, nei giorni precedenti, avevano attaccato, in un documento, oltre ai due esponenti di Scanzano conta, anche Pasquale Cariello (Scanzano viva) e Antonello Musillo (M5s). Gli stessi che avevano invocato la presenza, come da pianta organica, dell'assistente sociale. Il gruppo Scanzano Libera, invece, nato da una “costola” del Mcs e costituito da Maria Giovanna Merlo e Sabino Giacco, aveva chiesto al primo cittadino di “aprire gli occhi ed accendere le luci dato che la città è senza un manutentore della pubblica illuminazione”. Ed ecco la replica di Ripoli: “Sul servizio scolastico abbiamo ereditato una situazione disastrosa dei mezzi, inservibili, ed economica, con 130mila euro spesi l'anno ed un recupero di 5mila. Abbiamo ovviato con il trasporto urbano e con uno scuolabus recuperato in una officina di Taranto. Ci serve un altro pulmino per la scuola dell'infanzia che avremo, forse, da una sponsorizzazione privata o, in mancanza, che dovremo comprare. Per l'assistente sociale siamo in fase di convenzione con la Asm che ci ha assicurato il suo sostegno per la soluzione del problema. Sulla pubblica illuminazione dico che il Comune non ha mai avuto un manutentore. Si affidavano incarichi al bisogno. Abbiamo trovato una ditta dai prezzi più bassi e la utilizziamo per se non è di Scanzano. Ed i cittadini, al momento, non lamentano una situazione disastrosa come è stato denunciato”.
BOTTA
E RISPOSTA SULLO SGOMBERO AL CENTRO SOCIALE ANZIANI TRA RIPOLI E
COSMA, SINDACO DI TURSI. E C'È PURE LO “SGARBO ISTITUZIONALE” DI
UN COLLEGA PRIMO CITTADINO
SCANZANO JONICO – Il sindaco Raffaello Ripoli è
sotto attacco anche... dall'“estero”. E' stato il suo collega di
Tursi, Salvatore Cosma, anche consigliere provinciale, a redarguirlo
sulla questione dello sgombero al Centro sociale anziani. “Un
provvedimento – ha detto Cosma - che cancella 30 anni di attività
e di azioni gratuite ed utili per la collettività che il Csa, di cui
sono socio onorario, ha esercitato nel proprio paese grazie ai suoi
quasi 400 iscritti. Trovo assurdo che, per colpa di un cavillo
burocratico, si debba chiudere la sede dell'associazione guidata da
Giuseppe Mario Vitale, esempio di cultura, saggezza e onestà”. E
Ripoli: “Cosma è entrato a gamba tesa in un problema comunale non
provinciale. Uno sgarbo istituzionale. Dovrebbe sapere che esistono
procedure da rispettare. Evidentemente è per non aver fatto questo
che egli ha portato il suo Comune al predissesto”.
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