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LE SERRE DISTRUTTE DAL CARICO DELLA NEVE |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.1.18
METAPONTINO - I
campi di ortaggi dell'arco jonico lucano e dell'intero Materano furono
congelati dal maltempo. Tante le colture, comprese le fragole sotto
serra, che andarono a male. E per molte aziende zootecniche fu una
autentica e difficilissima emergenza. Numerose le strutture e gli
impianti distrutti. Furono solo alcune delle conseguenze dei tre
giorni, dal 7 al 9 gennaio scorso, di gelo “storico” che colpì
la provincia di Matera. I danni furono ingenti. Ed a quasi un anno
esatto da quell'evento ci sono sette milioni e 500mila euro a
disposizione delle aziende agricole danneggiate da quella eccezionale
nevicata con successive gelate. Lo ha reso noto il Dipartimento
agricoltura della Regione, retto dall'assessore Luca Braia,
precisando che “6,5 milioni sono stati stanziati dallo stesso
Dipartimento, grazie al bando del Piano di sviluppo regionale (Psr),
in aggiunta ai 1.011.536 euro destinati dal Ministero delle politiche
agricole alla Basilicata, comprendenti per la prima volta anche i
danni alle produzioni, su un totale di circa 14 milioni di
disponibilità nazionale ripartita alle Regioni”. Degli 1.011.536
euro, 898.060 sono destinati agli interventi compensativi dei danni
subiti da produzioni e strutture causati dalla nevicata e dalla
successiva gelata di un anno fa, per le cui istanze è in corso
l’istruttoria degli uffici competenti. A tale somma si aggiungono
ulteriori 113.476 euro in favore delle imprese agricole danneggiate
quale contributo per la riduzione degli interessi maturati nel corso
dell'anno, conseguenti alla proroga delle operazioni del credito
agrario. “La Basilicata – ha concluso il Dipartimento politiche
agricole – è, comunque, tra le prime cinque regioni per
percentuale di danni riconosciuti dal Ministero”. Sull'argomento
c'è da registrare una presa di posizione del consigliere regionale
Paolo Castelluccio (FI): “Ad un anno esatto dalle nevicate e gelate
che provocarono danni nel Metapontino per oltre 140 milioni di euro
di cui 90 per strutture e 50 per produzioni, si pensa di risarcire
gli agricoltori con pochi milioni di euro. Siamo di fronte alla
manifesta incapacità della Giunta regionale ad esigere dal Governo
il mantenimento dell’impegno solenne assunto con la dichiarazione
dello stato di calamità. Impegno, invece, ridotto ad un’elemosina”.
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