LA SCENA DEL TENTATO OMICIDIO |
POLICORO
– E' stato arrestato a Cerignola (FG) dai carabinieri dei comandi
provinciali di Foggia e di Matera Francesco
Cuppone, pregiudicato 33enne
del centro del Metapontino ma residente nella vicina Scanzano Jonico.
Era ricercato dal 22 settembre scorso perchè, secondo gli
investigatori, insieme ad alcuni complici, nel pomeriggio di quel
giorno avrebbe sparato diversi colpi di pistola contro un cittadino
ghanese, Abdul Mumin Bashiru, da tempo stabilitosi a Policoro,
ferendolo ad una gamba, nella centrale via Tristano. L’uomo, da
allora, aveva fatto perdere le proprie tracce, fino a quando, tradito
dalla voglia di rivedere la propria compagna, non ha permesso agli
investigatori di capire che, da diversi giorni, viveva a Cerignola,
sotto falso nome, in un piccolo appartamento. I militari del Nucleo
operativo e della Stazione della città dauna, a questo punto,
assunte le informazioni del caso ed in stretta sinergia con gli
uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri di Matera, guidati
dal maggiore Daniele Dinoi e dal capitano Francesco Gammone, e della
Compagnia di Policoro, agli ordini della capitano Chiara Crupi,
facevano irruzione all’interno di un bilocale, in zona “Assunta”,
sorprendendo il latitante. Quest'ultimo, alla vista degli uomini
dell'Arma, ha tentato la fuga ma è stato prontamente bloccato ed
immediatamente ammanettato. Gli investigatori, quindi, hanno
proceduto ad un’accurata perquisizione dell’immobile riuscendo a
rinvenire una carta d’identità riportante la fotografia del
ricercato. Sul documento, però, erano riportati dati falsi. Per tale
ragione Cuppone, oltre che per il fermo di indiziato di delitto
emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza proprio nei
giorni successivi al tentativo di omicidio, è stato tratto in
arresto anche in flagranza di reato per il reato di possesso di
documento di identificazione falso. L’arrestato, in attesa della
udienza di convalida, è stato condotto nel carcere di Foggia.
L’attività investigativa dei militari del Nucleo investigativo e
della Compagnia di Policoro, tuttvia, non si arresterà con la
cattura di colui che è considerato l'esecutore materiale
dell’agguato ai danni di Mumin Bashiru ma proseguirà per appurare
le responsabilità di altre persone che potrebbero aver preso parte
all’azione di fuoco in via Tristano e per accertare se e chi
l'abbia potuto aiutare durante i mesi della fuga.
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