venerdì 19 gennaio 2018

ROTONDELLA. SE 500 ANNI VI SEMBRAN POCHI. GRANDI EVENTI NEL CORSO DELL'ANNO PER CELEBRARE I 500 ANNI DI VITA DELL'ANTICA ROTUNDA MARIS



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.1.18

ROTONDELLA - Se 500 anni vi sembran pochi per un Comune della Basilicata. Allora dovere studiare un po' della storia dell'antica Rotunda Maris cominciata, secondo gli studiosi, nel 1518 quando Ferrante Sanseverino, principe di Salerno, pose la prima pietra per la nascita dell'abitato moderno edificando il Palazzo baronale e l'adiacente Torre di avvistamento. Magari facendo un'escursione nel “Balcone dello Jonio”, a 576 metri sul livello del mare, in uno dei prossimi giorni del 2018, l'anno dei festeggiamenti per i primi 500 anni di vita dell'antico borgo. Grandi eventi, infatti, sono stati annunciati dalla civica amministrazione. Quali? “Ci stiamo lavorando – ha risposto il sindaco Vito Agresti – con un pool di esperti e di professionalità locali. Quel che è certo è che tutto quel che avverrà da noi nell'anno appena cominciato sarà all'insegna del nostro cinquecentenario”. Intanto ecco presentato il logo che caratterizzerà, come un filo conduttore, la serie di manifestazioni. Si tratta di un sigillo che con la sua “rotondità” richiama graficamente la struttura architettonica del centro collinare e avvolge la comunità in un abbraccio ideale. Il doppio tondo è ispirato da una moneta, la “500” lire, che deve la sua ideazione proprio a un illustre rotondellese. Fu Nicola Ielpo, ex direttore della Zecca dello Stato, scomparso nel 2012, a depositare, nel 1982, il primo brevetto della moneta bimetallica. A Ielpo si lega anche il Museo numismatico, di prossima apertura, che metterà in vetrina le monete da lui donate alla comunità e rappresenterà un richiamo culturale importante anche in vista di Matera capitale della cultura 2019. Ma non è finita. Non poteva mancare il numero 500, di colore albicocca, riferimento al frutto più rappresentativo della fiorente agricoltura locale. Numero dalle forme sinuose, come i tornanti e le collinette rotondellesi, che si sviluppa da sinistra verso destra in segno di augurio per i 500 anni che verranno. Ma ecco ancora Agresti: “Auspichiamo che la celebrazione del nostro speciale “compleanno” sia l’occasione per un impegno unitario della comunità e per la riscoperta dell'orgoglio dell'appartenenza. La serie di eventi in fase di programmazione dovrà puntare all'affermazione ed alla riscoperta di un territorio che vive un momento delicato come tutti i piccoli Comuni d'Italia ma che non deve perdere le speranze per il suo rilancio”.

IL COMUNE HA BUSSATO A SOLDI ALLA REGIONE PER IL PROGRAMMA “GRANDI EVENTI”

ROTODELLA -Senza soldi non si cantano messe. E non si possono festeggiare i 500 anni di vita di una città. O, quanto meno, non si possono programmare manifestazioni. Così, il Comune jonico ha candidato il suo “compleanno” al programma “Grandi eventi” della Regione. Lo ha reso noto il sindaco Vito Agresti spiegando di aver inviato la richiesta di finanziamento. “Nel nostro programma – ha spiegato il primo cittadino – vi sarà spazio all'archeologia, con le scoperte della zona Sollazzo; alla musica, con un rapporto che stiamo costruendo con Ambrogio Sparagna; alle prerogative del territorio, con la sua rotondità, il valore del vento, l'irrigazione”. E l'inaugurazione del Museo numismatico sarà uno dei momenti clou del 2018 rotondellese.

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