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IL LUMINO ED I DUE MAZZI DI FIORI DI CIMITERO LASCIATI DAVANTI AD UNO DEI MURI DEL CAPANNONE |
LA GAZZETTA
DEL MEZZOGIORNO 21.1.18
SCANZANO JONICO – Un lumino automatico acceso e due
mazzi di fiori finti in portafiori da cimitero sono stati ritrovati
nella mattinata di ieri davanti ad uno dei muri di un capannone in
costruzione nella zona artigianale, al di sotto della 106 Jonica. E'
il “benvenuto” della malavita alla nuova impresa che si
localizzerà nel centro del Metapontino. Centro già oggetto in
passato di decine di attentati incendiari e di atti malavitosi
sinora, purtroppo, rimasti senza risposta da parte dello Stato. Il
minaccioso ritrovamento è stato effettuato dai dipendenti di una
ditta di carpenteria provenienti dalla Puglia quando sono arrivati
nel cantiere. E' seguita la chiamata ai titolari dell'azienda e poi a
carabinieri della Compagnia di Policoro che sono prontamente arrivati
sul posto dando inizio alle indagini. Lumino e mazzi di fiori sono
stati analizzati e repertati alla ricerca di indizi che possano far
risalite agli autori del gesto. Le indagini sull'inquietante fatto di
cronaca sono condotte dal capitano Chiara Crupi. Sul significato del
“messaggio” non sembrano esserci dubbi. Ma ecco cosa ha
dichiarato alla Gazzetta Nicola Rubolino, uno dei titolari della
ditta di costruzione di infissi, la Cos.Met fratelli Rubolino, di
Rotondella, che sta realizzando il manufatto in cui sarà
delocalizzata parte dell'attività oggi in essere nell'antica Rotunda
Maris. “Sono stato avvisato dell'accaduto dai carpentieri – ci ha
detto al telefono l'imprenditore attualmente a Berlino – ma non
volevo crederci. Pensavo ad uno scherzo. Non mi aspettavo
assolutamente un fatto del genere anche se non so perchè e per quale
motivo. Si tratta di qualcosa di molto spiacevole. Il messaggio è
grave ma in azienda non abbiamo avuto alcuna richiesta di qualsiasi
tipo o minaccia che potesse far pensare ad una cosa simile. A
Scanzano Jonico saranno delocalizzate le attività in corso in tre
capannoni in fitto a Rotondella. Per ora trasferiremo le maestranze
alle nostre dipendenze. Due capannoni, però, resteranno in attività
nella sede attuale. Dobbiamo molto al nostro paese”. Colpito
dall'accaduto anche il sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico
scanzanese): “Si tratta di un messaggio minaccioso. E' un
bruttissimo segno. Non c'è da stare tranquilli. Arrivano le aziende
nuove e la malavita di fa sentire in questa maniera violenta.
Vogliamo gli imprenditori sul territorio per creare lavoro ed
occupazione e poi succedono questi fatti riprovevoli. Confido
nell'operato delle forze dell'ordine”.
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