LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 6.2.18
POLICORO - Storia di sostegno
scolastico negato. Tre insegnanti per 4 bambini diversamente abili.
Ma tra di loro c'è chi soffre di più per il “taglio” delle ore.
Così, i genitori si sono rivolti, tramite legali, al ministro
Valeria Fedeli. L'ennesima storia di diritti non garantiti arriva
dall'Istituto comprensivo (Ic) N. 2 “Giovanni Paolo II”, con sede
centrale in via Allende. Così hanno scritto il padre e la madre di
un ragazzino diversabile, con l'assistenza degli avvocati Vincenzo
Tucci e Simona Petrocelli, oltre che al Ministero dell'istruzione,
anche all'Ufficio scolastico regionale;
all'Ambito territoriale di Matera; al “Giovanni Paolo II”; ed al
Comune: “Denunciamo la
grave situazione di disagio in cui si trovano nostro figlio e la
nostra famiglia. Il nostro bambino è portatore di handicap in
situazione di gravità e frequenta l'Ic N. 2. L'anno scorso è andato
tutto bene con la piena collaborazione degli insegnanti e del
personale specializzato. E sembrava così anche quest'anno.
Purtroppo, dopo nemmeno un mese dall’apertura, la situazione è
cambiata”. Cos'è accaduto? Eccolo spiegato: “Nonostante la
Dirigente scolastica abbia reiteratamente richiesto l’assegnazione
di 4 insegnanti di sostegno poiché gli alunni diversamente abili in
situazione di gravità frequentanti sono 4 e necessitano tutti di 25
ore settimanali con rapporto 1:1, ne sono stati assegnati tre. Cosa
che ha comportato uno stravolgimento nell’assegnazione delle ore.
Per non danneggiare nessuno dei bambini le ore delle 3 insegnanti
sono state ripartite per i 4 bimbi. Una situazione che ha
destabilizzato nostro figlio, confuso dall’alternarsi di figure
diverse. Egli ha perso la voglia di recarsi a scuola”. Che fare?
Così genitori ed avvocati: “A seguito di accesso agli atti abbiamo
constatato che la scuola ha richiesto fin dall’inizio che fossero
assegnati 4 insegnanti, per reiterare la richiesta più volte
ottenendo indifferenza. Il diritto alla continuità didattica ha la
funzione di dare stabilità e sicurezza al disabile e per un minore
avere a che fare con tante maestre diverse è tutt’altro che
stabilizzante. È possibile che per tutelare i diritti dei nostri
figli bisogna far ricorso all’autorità giudiziaria? Chiediamo
quello a cui hanno diritto i bambini diversamente abili sperando che
in tempi più celeri possibile arrivi al Giovanni Paolo II il quarto
insegnante di sostegno”.DOPO IL PRECEDENTE DI NOVA SIRI. SOTTOSEGRETARIO DE FILIPPO PENSACI TU. SI NOMINI IL QUARTO INSEGNANTE IN DEROGA
POLICORO – La Gazzetta si è già occupata di ore di sostegno negate agli alunni diversamente abili delle nostre scuole. Il sei novembre scorso pubblicammo la lettera di una mamma alla ministra Valeria Fedeli in cui si denunciava, questa volta a Nova Siri, la riduzione delle ore ad un iscritto per l'arrivo, a scuola iniziata, di un altro bimbo diversabile. Allora il problema fu risolto con la nomina di un insegnante di sostegno in deroga. Perchè, sinora, non è stato adottato lo stesso metro per il caso denunciato a Policoro da genitori ed avvocati? Allora la madre in questione minacciò di rivolgersi alla magistratura. Come minacciano di fare anche qui. Ma non si è parlato nel nostro Paese di “buona scuola”? E la politica non ha detto che “nessuno deve restare indietro”? Chissà se potrebbe “battere un colpo” sulla vicenda il sottosegretario lucano al ministero dell'istruzione, Vito De Filippo.
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