LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 21.2.18
SCANZANO JONICO – “Le Regione deve reperire le
risorse per gli interventi di somma urgenza necessari per mettere in
sicurezza le infrastrutture e per rendere fruibile il lido di Terzo
Madonna ai turisti la prossima estate. Altrimenti qui continuerà ad
esserci il divieto di accesso che fummo costretti ad ordinare il 16
novembre scorso dopo l'ennesima mareggiata”. Lo ha detto il sindaco
Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) dopo un suo
sopralluogo alla “spiaggia che non c'è più”. Con il primo
cittadino anche alcuni operatori turistici tra cui Giuseppe “Pippo”
Corrado, titolare dell'unico stabilimento balneare che ha aperto qui
nell'estate 2017, il“Ciringuito del sol”, dei tre una volta
operativi. Anche l'imprenditore ha lanciato il suo appello: “Noi
vogliamo riaprire nella stagione 2018. Speriamo che chi ne ha
competenza faccia il suo dovere. Noi ci metteremo del nostro”. La
realtà, tuttavia, con l'estate ormai alle porte, è grave. Il
traffico è impedito su tutto il nastro d'asfalto parallelo alla
spiaggia. Ancora penzoloni sono tratti di bitume del parcheggio della
rotonda centrale. E le onde hanno demolito il pesante muro di
contenimento in cemento armato. Sono visibili, altresì, tratti
pericolosamente scoperti degli impianti elettrici ed idrici. Così,
anche il piazzale del “Ciringuito del sol” è stato completamente
distrutto. Della struttura è rimasta in piedi solo l'insegna. “Ma
noi non ci arrendiamo – ha spiegato Corrado -. Ricostruiremo il
piazzale, gli impianti e riapriremo. Io sono fiducioso. Per noi è un
piacere fare questo lavoro”. Ed ecco ancora il sindaco Ripoli: “La
situazione è grave e l'inverno non è finito con possibili nuove
mareggiate. Qui occorre salvare il salvabile delle infrastrutture. In
pericolo non c'è solo il turismo ma anche le attività agricole
retrostanti alla pineta costiera. Per questo nella settimana scorsa
abbiamo inviato un'altra nota alla Regione Basilicata affinchè ponga
mano agli interventi urgenti necessari. Come amministratori comunali
suggeriamo di utilizzare parte dei 7,5 milioni di euro già stanziati
per la realizzazione delle barriere soffolte, l'intervento che
dovrebbe essere risolutivo contro il fenomeno erosione. Intervento
già finanziato dal nostro massimo ente territoriale locale. Ora,
però, servono lavori di somma urgenza”. Saranno effettuati? E
quando? Ma la Regione, con la visita in loco del 15 settembre scorso
dell'ex assessore alle infrastrutture, Nicola Benedetto, non si era
impegnata a far si che il recupero di Terzo Madonna venisse
realizzato in tempo utile per l'estate prossima? Il sindaco ci crede
ancora in quella previsione? Ripoli: “Non sono appassionato di
tempistica. Sono già contento per lo stanziamento dei 7,5 milioni di
euro. Spero, però, che si faccia il prima possibile”.PIPPO CORRADO, IL TERZO DA SINISTRA, DAVANTI A QUEL CHE RESTA DEL SUO STABILIMENTO BALNEARE |
SCANZANO JONICO – La
prima vittima dell'erosione al lido di Terzo Madonna fu lo storico
stabilimento balneare di questo lido, il Priscilla (ex Mama) beach.
La Gazzetta il 13 luglio del 2013 annunciò che quella struttura non
ci sarebbe stata più. L'area della sua concessione era nel mare, a
170 metri dalla linea di costa. Avrebbe dovuto essere montato sulle
palafitte. Il Priscilla era rimasto aperto per 18 anni. Poi la
chiusura nel silenzio quasi generale. Ma il fenomeno erosivo non si è
mai arrestato divorando l'arenile ad un ritmo di quasi 50 metri
l'anno. Ora siamo all'ultima barriera. Distrutti il piazzale ed il
parcheggio parallelo alla battigia, lo Jonio invaderà i terreni
coltivati.
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