mercoledì 23 maggio 2018

POLICORO. NUOVO GRUPPO CONSILIARE A SOSTEGNO DEL SINDACO MASCIA. LA MAGGIORANZA SI ALLARGA CON AGRESTI MA VERIFICA IN VISTA

LA PRESENTAZIONE DI PIU' POLICORO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.5.18


POLICORO – Politica in movimento. Costituto un nuovo gruppo consiliare, “Più Policoro”, espressione di una “Federazione civica” composta da quattro movimenti già protagonisti della scorsa tornata elettorale. Gruppo e federazione hanno dichiarato di sostenere il sindaco Enrico Mascia, centrosinistra. Fanno parte della rappresentanza consiliare Benedetto Gallitelli, eletto nella lista Uniti per Policoro; Giuseppe Montano, espressione di Alleanza popolare; e Carmine Agresti, entrato nell'assemblea per Policoro Ideale. Lista, quest'ultima, che aveva appoggiato il candidato sindaco Gianni Di Pierri. La maggioranza, pertanto, si è allargata di un consigliere a discapito della minoranza. Si aprono, quindi, scenari nuovi nella coalizione che ha sostenuto Mascia. Che succederà? Il primo cittadino, attualmente, si rafforza ma come gestirà la nuova fase seguita prima alla nascita di Leu (col vicesindaco Gianluca Marrese e le consigliere Teresa Carretta e Maria Teresa Prestera) ed ora con “Più Policoro”? Ad affiancare l'azione dei tre consiglieri, tra l'altro, c'è una segreteria politica con Francesco D'Amico, referente della lista Alleanza per Policoro; Franco Labriola, per Policoro ideale; Nicola Montesano, Policoro capitale; e Nicola Stigliano, di Policoro rinasce. Le ultime tre liste avevano sostenuto Di Pierri. Ma quale la road map del nuovo schieramento politico-consiliare? Gallitelli: “La nascita di Leu e la nostra richiede giocoforza una rivisitazione degli equilibri in maggioranza. Abbiamo chiesto un “tavolo” di discussione. I nostri coordinatori chiederanno un confronto con il Pd. Ritengo positivo che questo partito abbia nell'immediato il suo congresso locale per la nomina degli organismi dirigenti. Dopo di che sarà lo stesso sindaco Mascia a valutare gli sviluppi della situazione”. Insomma, c'è una verifica, come una volta si chiamavano i “tavoli”, in vista. E le verifiche, almeno nella prima repubblica, si sa come cominciavano ma non come finivano.

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