venerdì 4 maggio 2018

POLICORO. SOTTO SEQUESTRO 500 GIOCATTOLI E OLTRE 200 OCCHIALI NON SICURI. E 22 “FURBETTI” DEL MANCATO RILASCIO DELLO SCONTRINO FISCALE SCOPERTI DALLA GUARDIA DI FINANZA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.5.18
POLICORO – Ponti del 25 aprile e del 1 maggio scorsi di lavoro per i finanzieri del Comando provinciale di Matera e della locale Compagnia Pistone. Le “fiamme gialle” hanno attuato uno stretto controllo sulle attività commerciali, nello specifico, di Scanzano Jonico e, appunto, di Policoro. Nel “mirino” delle attività messe in campo la tutela del “Made in Italy” e della “Sicurezza prodotti” e l'individuazione dei cosiddetti “furbetti” dello scontrino fiscale rilasciato agli avventori. Così, gli uomini della “Pistone” hanno individuato tre distinti commercianti delle due città joniche in procinto di commercializzare prodotti potenzialmente “non sicuri” per la salute degli acquirenti. In particolare, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo circa 500 giocattoli ed oltre 200 occhiali da sole classificati come “Dispositivi di protezione individuali”, tutti di fabbricazione cinese e privi della marcatura CE e delle altre indicazioni previste dalla normativa vigente relativamente alle etichette, alla composizione qualitativa ed al confezionamento. Le violazioni accertate, di conseguenza, sono state segnalate alla Camera di commercio di Matera per l’erogazione delle previste sanzioni pecuniarie che, complessivamente, prevedono un massimo, nel caso, di 60.986 euro, e per la confisca e la distruzione dei prodotti sequestrati. Poi, la “caccia” agli esercenti che “dimenticano” di staccare lo scontrino per la merce ed i servizi ceduti a terzi. Nella rete dei finanzieri di Matera e della provincia sono caduti in tanti. Sono state accertate, infatti, ben ventidue distinte violazioni dell’obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale, compiute sempre in occasione delle due citate giornate festive. Le “fiamme gialle”, tra l'altro, hanno accertato che, a fronte di un considerevole aumento dell’afflusso di clienti nelle attività commerciali, alcuni esercenti titolari di bar, pasticcerie, gelaterie, salumerie e parrucchiere, hanno omesso di rilasciare ai rispettivi avventori il previsto documento comprovante la vendita di beni e merci e la prestazione di servizi.

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