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L'ASSEMBLEA PUBBLICA DI POLICORO SULL'ACQUA AI TRIALOMETANI |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 6.6.18
Tanto
tuonò che piovve. Così, a quasi un mese di distanza dalla fine
della seconda emergenza acqua ai trialometani, dal 10 al 19 maggio,
ed a quasi due dalla prima, dal 17 al 24 aprile, il Consiglio
regionale di Basilicata ha affrontato il problema che ha reso
difficile la vita alle popolazioni di Policoro, Nova Siri Marina,
Scanzano Jonico, Metaponto lido, e di una frazione di Montescaglioso,
Case Sparse. Tutti centri che per 16 giorni non hanno potuto usare a
scopo potabile l'acqua, bene primario, fornito da Acquedotto Lucano
(AL). E ieri, al termine di un dibattito sul tema, la massima
assemblea territoriale ha approvato una risoluzione in cui ha
invitato AL “a valutare la possibilità di avviare un programma di
ammodernamento del potabilizzatore di Montalbano Jonico, adeguandolo
alle nuove tecnologie a carboni attivi, ed un vasto programma di
manutenzione della rete idrica”. Nel documento si impegnano il
presidente Marcello Pittella e la Giunta “a compiere ogni atto di
propria competenza affinché AL avvii il citato programma
quantificandone l’ammontare economico ed informando il Governo ed
il Consiglio nelle sue diverse articolazioni”. Il documento,
firmato da tutti i gruppi, “udita e condivisa la comunicazione del
presidente Pittella e il dibattito che si è svolto in aula con gli
interventi dei consiglieri Michele Napoli, Giovanni Perrino,
Francesco Mollica, Giannino Romaniello e Vito Giuzio”, ha ripreso
il testo di un ordine del giorno proposto il 24 aprile scorso da
Giuzio e da Mario Polese in cui si prendeva spunto dalla “grave
emergenza determinata dalla presunta non potabilità dell’acqua
fornita dal gestore a Policoro, Nova Siri e Scanzano Jonico
rivenienti dallo schema idrico Monte Cotugno, attraverso il
potabilizzatore di Montalbano Jonico”. La stessa risoluzione ha
impegnato il Governo regionale “ad ampliare il gruppo di lavoro
tecnico (messo su per affrontare la crisi, ndr) con ulteriori figure
specialistiche adeguate; ad istituire un Osservatorio regionale con
le rappresentanze delle Associazioni dei consumatori e i
rappresentanti dell’Anci; a valutare l’adozione di un approccio
anche preventivo che si rifaccia al Water Safety Plan (Piano di
sicurezza dell'acqua), modello introdotto dall’Organizzazione
mondiale della sanità come il mezzo più efficace per garantire
sistematicamente la sicurezza di un sistema idropotabile, la qualità
delle acque fornite e la protezione della salute dei consumatori; a
informare il Consiglio sullo stato in cui versa la procedura di
infrazione promossa in sede europea sui sistemi fognari e depurativi
regionali”. Nella risoluzione non si fa cenno all'attività della
commissione di inchiesta sul caso trialometani messa su dal
governatore Pittella per accertare eventuali responsabilità nella
vicenda.
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