sabato 28 luglio 2018

AMBIENTE SICURO. METAPONTINO. ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ: INDAGINE EPIDEMIOLOGICA E MONITORAGGIO AMBIENTALE DOPO L'INQUINAMENTO CHIMICO DEL SITO ENEA-SOGIN E L'ACQUA POTABILE AI TRIALOMETANI

IERI, A POLICORO, DOPO UN MALINTESO, INCONTRO COMUNE-AMBIENTALISTI. E' SALTATO, INVECE, QUELLO TRA GLI AMMINISTRATORI DELLA ZONA 
L'INCONTRO MASCIA-AMBIENTALISTI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.7.18
POLICOROSarà l'Istituto superiore di sanità (Iss) a condurre l'indagine epidemiologica sulla salute umana ed il monitoraggio ambientale voluto dai Comuni del Metapontino e della Valle del Sinni. Comuni riuniti in tavolo permanente dopo la “migrazione” all'esterno del sito Enea-Sogin dell'inquinamento chimico da cromo esavalente e triclorometano della falda idrica ed il caso dell'acqua erogata da Acquedotto Lucano (AL) vietata all'uso potabile per il riscontro di trialometani (TMHs) sopra la soglia di legge. La conferma di quanto anticipato dalla Gazzetta il 13 dicembre scorso è arrivata in un incontro in municipio tra il sindaco, Enrico Mascia, ed esponenti delle associazioni Cova contro, Mediterraneo no triv, Medici per l'ambiente, Noscorie Trisaia, Legambiente, Comitato mamme libere e WWF. Incontro svoltosi con due ore di ritardo per un malinteso. Giuseppe Maiuri, esponente del Comitato jonico acqua pulita, aveva comunicato l'impossibilità a partecipare. Da qui, un colloquio con il primo cittadino e la decisione del rinvio resa nota agli amministratori di Bernalda, Colobraro, Montalbano Jonico, Nova Siri, Pisticci, Rotondella, San Giorglio Lucano, Scanzano Jonico, Tursi e Valsinni. Alcuni degli ambientalisti che abbiamo trovato in municipio alle ore 11, però, non hanno gradito. Felice Santarcangelo, di Noscorie Trisaia, in particolare, ha incalzato Mascia. Che, dopo aver spiegato l'accaduto, non ha avuto niente in contrario ad incontrare i presenti. Ed incontro, anche se a tratti “spigoloso”, è stato. Mascia ha ricostruito i “casi” che hanno allarmato le popolazioni: l'inquinamento Enea-Itrec, con il sequestro preventivo da parte della Direzione distrettuale antimafia, il 13 aprile scorso, di tre vasche di accumulo e di ciò che resta dell'impianto ex Magnox; il divieto dell'uso potabile dell'acqua erogata da AL dal 17 al 24 aprile e dal 10 al 19 maggio scorsi a Policoro, Nova Siri Marina, Scanzano Jonico, Metaponto, e Case sparse di Montescaglioso. Casi che l'hanno indotto ad avere una interlocuzione proficua con il Dipartimento ambiente e salute dell'Iss, retto da Eugenia Dogliotti. “Interlocuzione in progress – ha detto Mascia -. L'Istituto sta strutturando una proposta che, appena pronta, discuteremo con gli i Comuni e con le associazioni ambientaliste”. E le associazioni? “Esprimeremo una valutazione – ha detto Giovanna Bellizzi, di Med no triv – quando saremo messi in grado di sapere cosa l'Iss dovrà fare e come sarà strutturerà l'indagine. Non possiamo dare una valutazione preventiva”. 
 
POLICORO. PORTA CHIUSA AGLI AMBIENTALISTI PRIMA DELL'INCONTRO
NUCLEARE. LA PROVINCIA DI MATERA UTILIZZERA' I FONDI DELLA COMPENSAZIONE AMBIENTALE PER IL MONITORAGGIO EPIDEMIOLOGICO DI CONCERTO COI COMUNI INTERESSATI
MATERA – La Provincia utilizzerà i fondi rivenienti dallo Stato centrale come compensazioni ambientali per avere all'interno del suo territorio l'impianto atomico dismesso Itrec di Rotondella per uno studio epidemiologico e per verificare l'impatto sanitario sulla popolazione dell'inquinamento da cromoesavalente e tricloretilene verificatosi all'interno del sito Enea-Sogin della Trisaia. Tanto, almeno, è riportato in una mozione unitaria votata nell'ultima seduta dell'assemblea provinciale materana. Col documento è stato conferito mandato al presidente Francesco De Giacomo di “mettere in campo ogni azione utile alla programmazione organica ed armonica degli interventi finalizzati al più efficace utilizzo delle risorse compensative”. Risorse, lo ricordiamo, che per l'anno 2015 sono pari a 336.270,30 euro, come ripartite dal Cipe. Studio epidemiologico e di impatto sanitario, che, secondo la deliberazione, dovrà essere effettuato “in coordinamento con gli altri enti locali (i Comuni di Rotondella, Nova Siri, Policoro e Tursi, ndr) direttamente coinvolti”. Soddisfatto dell'approvazione unitaria della mozione il consigliere Gianluca Modarelli (FI), primo promotore di tale iniziativa: “Sono felice del voto unanime su un problema che non è di bandiera o partito ma che riguarda il bene comune della intera popolazione dei centri dell'arco ionico lucano e del Materano. Questa, a mio parere, è la buona politica che ogni amministrazione pubblica dovrebbe perseguire nel corso della sua attività”.

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