SCANZANO JONICO. CONDANNATO A TRE ANNI PER LA RAPINA ALLA BANCA POPOLARE PUGLIESE DEL 3 FEBBRAIO 2017
LA FILIALE DELLA BANCA POPOLARE PUGLIESE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.7.18
SCANZANO JONICO – Tre anni di carcere. A tanto è
stato condannato dal tribunale di Matera l'agricoltore che il 3
febbraio 2017 rapinò, armato di un coltello, l'agenzia della Banca
popolare pugliese, in piazza A. Moro, facendosi consegnare 1500 euro
dalla cassiera. L'uomo, difeso dall'avvocato Antonio Cantasano, ha
usufruito dello sconto di pena del rito abbreviato ed anche delle
attenuanti generiche. “Il tribunale – ha reso noto il difensore –
ha tenuto conto del fatto che il mio assistito, 33 anni, aveva agito
spinto dalla disperazione per non poter pagare le cure dentarie alla
figlia ed alcune bollette di utenze domestiche. Il quel periodo, poi,
una gelata distrusse il raccolto che aspettava dall'ettaro di terra
che coltivava. Da qui il suo gesto e l'accusa di rapina aggravata
dall'uso di un coltello. Preannuncio, tuttavia, già da ora,
appello”. La sentenza, dunque, non è immediatamente esecutiva e
l'agricoltore non finirà in carcere. Del resto, non fu arrestato
neanche nell'immediatezza del fatto di cronaca. Quel giorno nel
Comune del Metapontino si verificarono, addirittura, due rapine a
mano armata. La prima attorno alle 9.10 fu quella nell'agenzia
bancaria al centro del processo di primo grado giunto al termine, la
seconda, attorno alle 20, in una agenzia di scommesse sportive. Ma
torniamo alla rapina in banca. Il rapinatore entrò nell'agenzia con
in mano un coltello senza che il metal detector suonasse. E corse
subito dietro al bancone gridando la classica frase “Questa è una
rapina”, razziando 1500 euro dalla cassa dopo aver minacciato la
cassiera e dileguandosi subito dopo. La mancata entrata in funzione
del dispositivo di allarme fece pensare ad un furto commesso sì con
un arma bianca o ben occultata, se di metallo, durante l'irruzione
nei locali dell'agenzia o costituita da materiale plastico.
L'“azione” condotta dal malvivente fu fulminea, della durata
pochissimi minuti, e fu portata a termine davanti ad impiegati e
clientela in fila. Sul posto arrivarono subito le forze dell'ordine
che, dopo i rilievi di rito, individuarono l'autore della rapina.
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