venerdì 10 agosto 2018

POLICORO. GLI AMBIENTALISTI ATTACCANO: “IL COMUNE CON LE COMPENSAZIONI CONTINUA A IGNORARE IL TERRITORIO”. AI MONITORAGGI SOLO 80MILA EURO SU UN DISPONIBILITÀ DI 1 MILIONE

IL POZZETTO SP 35, INTERNO AL SITO ITREC
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 10.8.18
POLICORO - “L’amministrazione comunale non privilegi rotonde e giardinetti ma metta in atto una verifica rigorosa di quanto sta accadendo in materia ambientale”. Lo hanno scritto le organizzazioni ambientaliste Mediterrano no triv, Isde-Medici per l’ambiente Basilicata, Cova Contro e Comitato mamme libere, dopo che il Comune ha approvato il Piano esecutivo di gestione (Peg), lo strumento di programmazione delle risorse finanziarie a disposizione dell'ente. “In effetti – hanno evidenziato gli estensori della nota - dalla relazione dell’assessore al bilancio, Giovanni Trifoglio, in sede di approvazione del Documento unico di programmazione, è emerso che sono stati destinati per il monitoraggio 80.706,27 euro su una disponibilità finanziaria pari a 1.168.547,95. Solo il 6,9 % del totale. La cosa ci indigna e ci preoccupa”. Le associazioni ecologiste hanno ricordato di aver chiesto ai sindaci della costa metapontina e soprattutto a quello di Policoro, Enrico Mascia, un’azione incisiva, tempestiva e concreta, dopo aver evidenziato “che in data 4 giugno 2015 la Sogin aveva comunicato la potenziale contaminazione delle acque sotterranee del sito Itrec e che il 1 settembre 2017 l’Arpab aveva sottolineato la preoccupante circostanza del superamento del Csc (Concentrazione soglia di contaminazione) per il cromo esevalente nel pozzo SP35”. Sino all'individuazione della sorgente degli inquinanti nell’ex impianto Magnox ubicato nell’area Enea. Da qui le richieste di Mediterrano no triv, Isde-Medici per l’ambiente Basilicata, Cova Contro e Comitato Mamme Libere, a Mascia di “eseguire indagini epidemiologiche sulla popolazione di Policoro, Nova siri, Rotondella e Scanzano J.; di elaborare una Valutazione di impatto sanitario al fine di individuare l’eventuale incremento di patologie; di disporre con urgenza la mappatura e il censimento di tutti i pozzi privati; di pretendere la cronologia dei lavori di monitoraggio disposti da Sogin; di pubblicare i dati acquisiti non sul solo sito web del Comune di Rotondella bensì anche su quello dei Comuni menzionati”. Chiesta anche l'adozione di una delibera al fine di programmare l’utilizzo delle compensazioni ambientali esclusivamente per i monitoraggi ambientali e gli studi citati. “Purtroppo – per gli ambientalisti - questa importantissima richiesta è stata ampiamente disattesa come confermato dal Bilancio di previsione e dall'approvazione del Peg”.

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