LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 10.8.18
POLICORO
-
“L’amministrazione
comunale non privilegi rotonde e giardinetti ma metta in atto una
verifica rigorosa di quanto sta accadendo in materia ambientale”.
Lo hanno scritto le organizzazioni ambientaliste Mediterrano no triv,
Isde-Medici per l’ambiente Basilicata, Cova Contro e Comitato mamme
libere, dopo che il Comune ha approvato il Piano esecutivo di
gestione (Peg), lo strumento di programmazione delle risorse
finanziarie a disposizione dell'ente. “In effetti – hanno
evidenziato gli estensori della nota - dalla relazione dell’assessore
al bilancio, Giovanni Trifoglio, in sede di approvazione del
Documento unico di programmazione, è emerso che sono stati destinati
per il monitoraggio 80.706,27 euro su una disponibilità finanziaria
pari a 1.168.547,95. Solo il 6,9 % del totale. La cosa ci indigna e
ci preoccupa”. Le associazioni ecologiste hanno ricordato di aver
chiesto ai sindaci della costa metapontina e soprattutto a quello di
Policoro, Enrico Mascia, un’azione incisiva, tempestiva e concreta,
dopo aver evidenziato “che in data 4 giugno 2015 la Sogin aveva
comunicato la potenziale contaminazione delle acque sotterranee del
sito Itrec e che il 1 settembre 2017 l’Arpab aveva sottolineato la
preoccupante circostanza del superamento del Csc (Concentrazione
soglia di contaminazione) per il cromo esevalente nel pozzo SP35”.
Sino all'individuazione della sorgente degli inquinanti nell’ex
impianto Magnox ubicato nell’area Enea. Da qui le richieste di
Mediterrano no triv, Isde-Medici per l’ambiente Basilicata, Cova
Contro e Comitato Mamme Libere, a Mascia di “eseguire indagini
epidemiologiche sulla popolazione di Policoro, Nova siri, Rotondella
e Scanzano J.; di elaborare una Valutazione di impatto sanitario al
fine di individuare l’eventuale incremento di patologie; di
disporre con urgenza la mappatura e il censimento di tutti i pozzi
privati; di pretendere la cronologia dei lavori di monitoraggio
disposti da Sogin; di pubblicare i dati acquisiti non sul solo sito
web del Comune di Rotondella bensì anche su quello dei Comuni
menzionati”. Chiesta anche l'adozione di una delibera al fine di
programmare l’utilizzo delle compensazioni ambientali
esclusivamente per i monitoraggi ambientali e gli studi citati.
“Purtroppo – per gli ambientalisti - questa importantissima
richiesta è stata ampiamente disattesa come confermato dal Bilancio
di previsione e dall'approvazione del Peg”.
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